È stata inaugurata questa mattina, nella questura di Latina, alla presenza del capo della Polizia Lamberto Giannini, la sala per l’audizione protetta delle vittime vulnerabili. Un ambiente rassicurante dove il personale specializzato della Polizia di Stato procederà alla raccolta delle testimonianze rese dalle vittime vulnerabili, anche alla presenza di psicologi, consulenti, assistenti sociali e difensori. Alla cerimonia erano presenti il prefetto della città pontina Maurizio Falco, il direttore centrale anticrimine della Polizia di Stato, Francesco Messina ed il questore Raffaele Gargiulo, il procuratore aggiunto di Latina Carlo Lasperanza, il procuratore capo Giuseppe De Falco.
La realizzazione del nuovo ambiente protetto è stata possibile grazie al contributo dell’associazione Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni e affari, movimento di opinione indipendente senza fini di lucro per la promozione, il coordinamento e il sostegno delle iniziative delle donne che operano nel campo delle arti, delle professioni e degli affari) come ha spiegato il presidente, l’Avvocato Maria Antonietta Cestra, nel suo intervento. Prima di procedere allo scoprimento della targa della sala e al taglio del nastro inaugurale, il prefetto Giannini, ha sottolineato che “Questo è un momento veramente importante perché con la Direzione centrale anticrimine stiamo investendo molto per fronteggiare l’odiosa piaga della violenza di genere. Abbiamo la consapevolezza che si tratta di una emergenza nazionale, ed avere la consapevolezza significa che si è lavorato tanto al riguardo, con l’attività investigativa, con gli interventi sul territorio e con iniziative come questa. Riuscire a creare strutture come queste, affinché le persone si sentano sicure, per far sì che le vittime siano messe sempre più nella condizione di denunciare, è un passaggio fondamentale. Fondamentale è anche la formazione che deve essere organica e andare di pari passo con la realizzazione di situazioni come questa. L’obbiettivo è quello di dotare ogni questura di una sala d’ascolto. Come termina la nota stampa, la cronaca purtroppo molto spesso ci racconta di femminicidi ed episodi di violenza ma a me piace pensare a quello che non ci viene raccontato, a tutte le volte che questi episodi vengono evitati, prevenuti”.