Si aggrava la posizione del noto dirigente medico dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli Raffaele Tortoriello che, secondo gli inquirenti della Procura, del Nas e della Ps, lucrava sui malati di cancro. L’uomo, ha cercato di inquinare le prove e per questo il gip di Napoli, al termine di indagini dei carabinieri del Nas e della Polizia di Stato, ha deciso l’aggravamento della misura cautelare che, da interdizione della professione medica comminata lo scorso 3 novembre, si è trasformata in arresti domiciliari.
Come scrive l’Ansa, stamane i carabinieri, insieme con gli agenti del commissariato di Napoli-Arenella hanno eseguito l’ordinanza cautelare emessa in seguito all’aggravamento del quadro probatorio a suo carico. Secondo quanto emerso dalle indagini, il medico, avrebbe tentato di inquinare le prove raccolte a suo carico per episodi di concussione e malasanità. Il primario è accusato di alcuni episodi di concussione ai danni di alcune pazienti affette da neoplasie al seno.