Nella maxi operazione in corso sin dalle prime ore dell’alba dei Comandi Provinciali dei Carabinieri di Avellino e della Guardia di Finanza di Napoli, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Napoli,
sono stati arrestati ben 14 componenti dell’organizzazione “Nuovo Clan Partenio”. I reati a loro contestati sono associazione a delinquere di tipo mafioso, estorsione, turbata libertà degli incanti, falsità materiale, scambio elettorale politico-mafioso, truffa, riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori.
L’indagine, denominata “Aste Ok”, ha consentito di fermare un’associazione malavitosa composta da membri importanti del clan Partenio, e anche da imprenditori e professionisti. Dalle indagini è emerso che gli arrestati riuscivano ad accaparrarsi aste giudiziarie inibendo, con metodi poco ortodossi, la partecipazione ad altri concorrenti e poi approfittandosene richiedendo agli ex-proprietari quote maggiorate per rientrare in possesso degli immobili.
Oltre alle misure cautelative, i carabinieri hanno anche effettuato un sequestro preventivo di beni per circa quattro milioni di euro. E che consisteva in una struttura di assistenza sociale-residenziale, una società di consulenza amministrativa, un’attività di ristorazione e due società immobiliari. Oltre che 59 fabbricati e 26 terreni.
I NOMI DI TUTTI GLI ARRESTATI
- GALDIERI Pasquale, classe 1974, di Mercogliano;
- GALDIERI Nicola, classe 1975, di Mercogliano;
- DELLO RUSSO Carlo, classe 1977, di Mercogliano;
- PAGANO Beniamino, classe 1980, di Mercogliano;
- GENOVESE Damiano, classe 1983, di Avellino;
- FORTE Livia, classe 1961, di Avellino;
- APRILE Armando Pompeo, classe 1959, di Avellino;
- FORTE Modestino, classe 1966, di Avellino.
CUSTODIA CAUTELARE AGLI ARRESTI DOMICILIARI
- CICCONE Antonio, classe 1977, di Avellino;
- BARONE Antonio, classe 1976, di Avellino;
- FORMISANO Gianluca, classe 1984, di Serino;
- BARBATI Emanuele, classe 1977, di Manocalzati;
- DI BENDETTO Manlio, classe 1979, di Atripalda;
- GISOLFI Mario, classe 1959, di Montoro.