Da metà mese non sarà più necessario osservare un periodo di isolamento precauzionale all’arrivo in Italia per chi proviene da Stati membri dell’Unione Europea. A questi si aggiungono Regno Unito e Israele, mentre la stessa regola da metà giugno dovrebbe essere valida anche per chi arriva dagli Stati Uniti.
Fin dalle prime luci dell’alba un’operazione dei carabinieri nei comuni di Lamezia Terme, Nocera Terinese, Falerna e Conflenti, in provincia di Catanzaro, e nelle città di Aosta, Arezzo e Cosenza, per dare esecuzione ad un’ordinanza di misura cautelare nei confronti di 19 soggetti, ritenuti responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, scambio elettorale politico-mafioso, corruzione, estorsione, intestazione fittizia di beni, rivelazione di segreti d’ufficio e turbativa d’asta.
Nella mattinata odierna si è svolta una riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Tra i presenti Presidente della Provincia Di Maria, il Vicesindaco di Benevento Pasquariello, il Questore Bonagura, i Comandanti Provinciali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, Passafiume e Intelisano, nonché il Dirigente della Sezione Polstrada Vetrone, il rappresentante del Posto Polfer Varricchio ed il Comandante della Polizia Municipale di Benevento Bosco. Durante la seduta sono stati presi in esame le attività attuate finora e ovviamente quelle da effettuarsi durante il periodo pasquale.
Secondo i dati nel nostro Paese si viaggia poco oltre le 100mila inoculazioni di vaccino anti-Covid al giorno, ma si tratta di un numero che dovrà aumentare e anche in fretta, prima che la cosiddetta “terza ondata” che sta montando in questi giorni, con l’aumento dei contagi, renda tutto ancora più complicato. E’ necessario dunque dare una spinta alle decisiva alle vaccinazioni in tutte le sue fasi, partendo dall’approvigionamento e passando per la distribuzione, fino alla somministrazione finale.
“Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia” – queste le dichiarazioni del ministro della Salute Roberto Speranza al Senato parlando sull’emergenza Covid.
Nel pomeriggio della domenica c’è stata una riunione tra il presidente del consiglio Giuseppe Conte con i capi di delegazione per discutere delle misure da adottare per il prossimo 16 gennaio; questa mattina alle 10:30 è in programma una riunione con le Regioni in cui parteciperà anche il Ministro Speranza. Tra le varie misure da adottare c’è l’ipotesi dello stop agli spostamenti anche tra le regioni gialle nonché per dare una stretta alla movida vietare l’asporto dei bar dopo le 18:00, consentendo solo le consegne a domicilio. I musei potrebbero riaprire, ma soltanto nelle zone gialle. Possibile, infine, la proroga dello Stato di emergenza Covid fino al prossimo 30 Aprile.
Il rischio di una nuova ondata a gennaio, che ricalcherebbe di molto quanto avvenuto già in estate dopo Ferragosto, è alto per il Governo in preda a molteplici ragionamenti su come poter conciliare l’ambito sanitario con quello economico, fortemente danneggiato dall’inizio della pandemia: l’ipotesi dell’Esecutivo è di avere tutta l’Italia in zona gialla entro Natale, ma ciò non vorrà significare un “via libera” degli spostamenti. La linea di rigore sarà presente, dunque non saranno possibili spostamenti tranne varie eccezioni come nel caso del ritorno alla residenza e la possibilità di trascorre le feste con i propri familiari in altre città, ma solamente se si tratta di parenti malati o genitori anziani soli. Possibile un’eccezione anche per gli studenti fuori sede. Per qualsiasi spostamento, comunque, servirà l’autocertificazione. Saranno consentiti gli spostamenti nelle seconde case solo se nella stessa Regione. Il coprifuoco, come già presente sul territorio, dovrebbe essere confermato alle 22 arrivando fino alle 6 del mattino. Possibile l’anticipazione delle messe. Capitolo cenone: il limite sarà di 6 persone, ma si tratterà di una raccomandazione e non di un obbligo. Ristoranti e bar chiuderanno alle 18 e non apriranno nei giorni di Natale e Santo Stefano, i negozi abbasseranno le serrande alle 21 per poter gestire meglio eventuali affollamenti.
