“Sempre più turisti al Lazzaretto Nuovo di Venezia. Ed è il boom per il Sentiero naturalistico delle Barene. Buon exploit iniziale, sia per l’ottima presenza di turisti che di scuole. L’ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani è luogo ideale per l’outdoor education interdisciplinare.
I programmi dei nostri Campi estivi (workshop) sono fra le news in evidenza in homepage del sito www.lazzaretti Dopo l’anno record del 2022, in cui ha registrato cinquemila visitatori in sei mesi, l’ecomuseo dei Lazzaretti Veneziani ha riaperto ufficialmente al pubblico, riprendendo da dove ci si era lasciati. Tutto pieno il weekend di anteprima di stagione, con le visite speciali de “Il Sentiero delle Barene di Primavera” dedicato alla Laguna di Venezia. E esaurite anche le prime due visite dell’isola del Lazzaretto Nuovo, ricominciate con il sabato di Pasqua e che proseguiranno fino a fine ottobre, raccontando la rivoluzionaria invenzione veneziana della quarantena, camminando fra edifici monumentali e scavi archeologici, il giardino interno alle mura e la passeggiata naturalistica”. Lo ha annunciato Gerolamo Fazzini, Presidente Archeoclub D’Italia sede di Venezia.
La “riscoperta” del Lazzaretto Nuovo gestito da Archeoclub D’Italia, sede di Venezia. “Il Lazzaretto Nuovo di Venezia ha tre importanze. Un’importanza storica in quanto luogo dove è stata messa a sistema la quarantena e dunque quest’isola del Lazzaretto Nuovo è stata la soglia di Venezia per tre secoli – ha continuato Fazzini – e quindi una porta cruciale, una sorta di quello che oggi noi potremmo definire un hub internazionale, una cerniera fra Oriente ed Occidente; ha un’importanza ambientale perché con il Sentiero delle Barene che, è un percorso naturalistico, racconta l’ambiente più particolare della Laguna di Venezia e quindi quel rapporto molto delicato fra uomo ed ambiente al tempo dei cambiamenti climatici. La scomparsa delle Barene testimonia uno squilibrio rispetto alla grande attenzione che la Repubblica di Venezia per secoli ha posto nei confronti del suo immediato territorio e nei confronti del suo arcipelago domestico. Inoltre il Lazzaretto Nuovo è un’isola che ha la sua importanza anche come progetto di recupero. Infatti è l’unica isola recuperata con un progetto non profit ed è una rigenerazione urbana partecipata da migliaia di persone che sono i volontari di Archeoclub D’Italia sede di Venezia e l’Ekos Club, da centinaia di studenti di ogni ordine e grado che tutti gli anni vengono non solo a studiare il territorio, a studiare la storia, l’ambiente, la città, la società veneziana ma anche ad applicare ciò che studiano perché è un vero e proprio laboratorio sul campo che unisce la teoria alla pratica. Sono le persone, insieme alle istituzioni, che se ne sono presi cura”, termina la nota stampa.
FOTO: Video Lazzaretti Venezia