Ucciso in spiaggia, in 50 davanti alla Questura contro il divieto ai funerali

in News by

NAPOLI/VARCATURO – Hanno protestato ieri sera davanti alla questura di Napoli contro il divieto di funerali pubblici per Nicola Mirti, il 18enne ucciso domenica scorsa sulla spiaggia di Varcaturo a coltellate.

Parenti e amici del ragazzo, una cinquantina di persone in tutto, per alcuni minuti hanno anche bloccato il traffico nella centrale via Medina.
La polizia è schierata davanti all’edificio della Questura e tiene sotto controllo la situazione. “Giustizia e funerali per Nicola”, hanno urlato i familiari e gli amici del ragazzo ammazzato da un diciannovenne che gli ha sferrato due coltellate.
I manifestanti indossavano magliette con la foto di Nicola . Su uno striscione era scritto: “Eri la luce della nostra vita, quella del nostro cammino. Continua ad esserlo”. Su un altro: “Resterai sempre con noi. Masaniello (il soprannome del ragazzo – ndr) vive”.
A detta dei manifestanti tutto era pronto per celebrare i funerali, compresi i manifesti: le esequie si sarebbero dovute tenere domani nella chiesa di San Giovanni Battista a Marianella, area nord di Napoli. Ma poi sarebbe arrivato il divieto.