Tutte le proposte di CISL Scuola: “Ecco come restituire una situazione di normalità agli studenti”

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Il caos scuole continua ad essere uno degli argomenti portanti non solo dell’attualità ma anche della politica nazionale, con il neo Governo Draghi pronto a normalizzare la situazione. A tal proposito arriva l’appello di Cisl Scuola tramite le parole Maddalena Gissi, segretaria generale, dalla parte degli studenti e di una DAD che ancora non mette tutti d’accordo.

“Restituire quanto prima le scuole a una situazione di normalità. È l’obiettivo enunciato dal Presidente Draghi e non si può non condividerlo. Molto opportunamente, ha aggiunto che il ritorno a scuola deve avvenire in sicurezza. Perché sia possibile servono interventi di vario genere che chiamano in causa la responsabilità di soggetti diversi: Stato, Regioni, Enti Locali, autorità sanitaria. Interventi che abbiamo più volte sollecitato, anche quando ci si attardava in discussioni e polemiche astratte sulla scelta delle date, come se fosse quello il problema. Innegabile anche l’esigenza di verificare in modo più preciso che cosa e quanto vi sia da recuperare rispetto a situazioni di forzata chiusura delle nostre scuole, soprattutto nella secondaria di secondo grado; su questo è bene che al più presto si apra un confronto approfondito col Ministero”.

“Ben vengano interventi che ci permettano di avere un quadro complessivo del problema, ma devono essere in primo luogo le scuole, nella loro autonomia e nel concreto della propria specifica situazione, a verificare il fabbisogno di recupero e le modalità più opportune con cui intervenire col massimo di efficacia. Guai se l’argomento viene affrontato, come troppo spesso accade, in modo superficiale e schematico, aggirandone la complessità, come rischia di avvenire sul calendario scolastico, questione di assoluta serietà che tuttavia cessa di essere tale se ridotta, come sta accadendo, a un banale dilemma tra ipotesi su cui è ammesso solo un sì o un no. Il Ministro ci convochi, siamo pronti a confrontarci da subito se è possibile farlo in modo serio e costruttivo. Abbiamo anche l’urgenza di discutere sulle modalità con cui si intende attuare nella scuola la campagna vaccinale: ci sono aspetti su cui è fondamentale fornire informazioni chiare e precise, visto che si tratta di una questione sulla quale, più che su altre, si impone la necessità di fare presto e fare bene. Poi ci sono tutti gli altri temi su cui bisogna mettersi subito al lavoro, se vogliamo porre le premesse per una buona partenza del prossimo anno scolastico: organici, mobilità e reclutamento, stabilizzazione del lavoro sono questioni su cui davvero non c’è da perdere nemmeno un minuto”.