ROMA – E’ un 35enne di Napoli uno degli autori della maxi truffa alla poetessa Gemma Bracco, 80 anni, moglie dell’ex ministro Paolo Baratta. Prima la truffa con il trucco del finto incidente stradale poi le minacce e la rapina. Complessivamente il colpo fruttò tre milioni di euro. La polizia ha arrestato il 35enne e indaga per risalire ai complici.
Lo scorso 4 ottobre scorso la vittima fu contattata da un finto avvocato che al telefono disse “Si sieda perché le devo dare una brutta notizia”, le disse che la figlia a Venezia aveva investito una donna, ricoverata in ospedale in gravi condizioni. Entrò poi in scena anche un finto maresciallo dei carabinieri. I due la convinsero a versare subito 6.500 euro per evitare l’arresto della figlia. La vittima consegnò ai truffatori la somma richiesta, oltre ad alcuni monili in oro, arrivando al punto di aprire la cassaforte e consegnare successivamente anche lingotti d’oro. Uno dei truffatori, all’ennesima pretesa, minacciò la donna di “spezzarla in due” e di “scaraventarla dalla finestra”, saccheggiando cassetti e mobili prima di andar via. Solo a quel punto l’anziana riuscì a contattare la figlia e a dare l’allarme alla polizia.
Complessivamente il bottino tra soldi, monili e lingotti d’oro ammonta a circa 3 milioni di euro. Gli agenti della Squadra mobile hanno incastrato il 35enne grazie ai video delle telecamere e di tabulati del cellulare. All’uomo vengono contestati i reati di truffa e di rapina aggravati. Un giorno il 35enne avrebbe scaraventato la donna su una sedia minacciandola di tirargliela addosso.
