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Toscana, incidente in azienda tessile: travolta da un macchinario 22 enne

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Luana D’Orazio, una giovane operaia nonché giovane mamma sarebbe rimasta impigliata nel rullo del macchinario a cui stava lavorando venendo poi trascinata. Accanto a lei c’era un collega, girato di spalle: quando si è voltato ha visto quello che era successo, ma ha riferito di “non aver udito grida di aiuto”. L’allarme è scattato subito, sul posto arrivati oltre ai vigili, carabinieri e sanitari, ma i soccorsi sono risultati vani. Intervenuti anche i tecnici della Asl Toscana centro, che hanno posto sotto sequestro macchinario e circostante area per la verifica dei dispositivi di sicurezza.

La magistratura ha disposto l’autopsia. Tra Prato e Pistoia è il secondo infortunio mortale in un’azienda tessile quest’anno e i sindacati Cgil, Cisl e Uil di Prato, che stanno organizzando una “forte azione di mobilitazione” per venerdì. Sulle cause attendono gli accertamenti della magistratura ma intanto, sottolineano, non si può “non rilevare che ancor oggi si muore per le stesse ragioni e allo stesso modo di cinquant’anni fa”.  Si dice “sgomento” il sindaco di Montemurlo, Simone Calamai: “Covid e pandemia rischiano di farci perdere di vista il problema delle morti sul lavoro”.

Parla “grande senso di ingiustizia, di rabbia e dolore immenso” Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia, il cui pensiero “va alla madre e al padre di questa ragazza, al figlio piccolo che lascia e al fratello”. “

“Non si può morire sul lavoro a nessuna età”, le parole del governatore Eugenio Giani secondo cui questa tragedia “chiama ancora una volta alla responsabilità di tutti”. “Morire così non è accettabile” afferma il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri, “un’altra tragedia che ci addolora, ora basta”, il commento del segretario generale della Cisl Luigi Sbarra.

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