SAN VITALIANO – “Ti faccio volare dal primo piano” così Vitaliano Vellusi, marito del sindaco di San Vitaliano si era rivolto nei confronti dell’ingegnere Eugenio Cimino, responsabile del settore Lavori pubblici del Comune, perché non aveva chiuso immediatamente la procedura per l’aggiudicazione dei lavori di ristrutturazione dei loculi cimiteriali in favore della Gioval srl.
Vellusi è stato arrestato e rinchiuso in carcere insieme alla moglie, la sindaca Rosaria Anna Masi, in seguito all’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Raffaele Muzzica del tribunale di Nola che ha ristretto invece agli arresti domiciliari Giuseppe Amalfitano, referente dell’Econova srl, e Gabriele Fiore, luogotenente della Polizia municipale di San Vitaliano. Divieto di dimora nel comune di Casalnuovo per Francesco Giaccio, responsabile dei Lavori pubblici, divieto di dimora nel comune di San Vitaliano per il vicesindaco Vitaliano Sasso, misura della sospensione dai pubblici uffici per un anno nei confronti del funzionario del settore Ecologia e Ambiente Antonio Ferrara, divieto di contrattare con la pubblica accusa per un anno per Natale D’Amico, referente anch’egli dell’Econova come Antonio Merola per il quale invece il gip ha rigettato la richiesta di misura cautelare. Vengono contestati i reati di concussione, turbata libertà degli incanti, falso e associazione a delinquere, quest’ultimo reato solo nei confronti della sindaca e del marito, ritenuti coloro che gestivano il Comune allo scopo di sottrarre i settori nevralgici dell’amministrazione a coloro che non si allineavano alle loro direttive e decisioni, e a Fiore e Giaccio che erano gli esecutori delle direttive della Masi e di Vellusi.
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