(Antonio Sanfelice) – Pace, non se ne può più. Tempestati, bombardati, sommersi da anonime telefonate di tele-marketing, la nostra tranquillità quotidiana è andata a farsi benedire. Sempre che non si rimanga – il danno alla beffa – anche vittime inconsapevoli di vere e proprie truffe.
E hai voglia a rivolgerti all’Autorità garante per tutelare, non tanto la privacy, ma proprio la serenità. La procedura, infatti, per chiedere aiuto è così farraginosa – soprattutto per gli anziani – che ci si rassegna prima ancora di provarci.Intanto, per rincorrere la tariffa più conveniente, occhio a quando si cambia il gestore di un servizio essenziale: gas e luce, per esempio. Infatti, il tempo di completare la firma del contratto digitale, che arriva subito una telefonata dal solito numero anonimo. Telefonata che sei tentato di rifiutare, proprio perché anonima, ma che – spinto da un soprassalto di dubbio – finisci quasi sempre per accettare: e se è un amico di mio figlio, un parente che non senti da anni, se è una telefonata importante? Se, se…
E mentre ci si arrovella il cervello con i se, intanto quasi sempre si risponde. E qui possono cominciare i guai. Soprattutto per gli anziani (ma anche quelli più avveduti spesso ci cascano). Dall’altro capo del telefono, infatti, una voce ferma e sicura: “Siamo del servizio e-distribuzione. Dobbiamo purtroppo segnalare un’anomalia sul contratto che ha siglato con il gestore X. Ma non si preoccupi, in attesa di risolvere il guasto che impedisce l’attivazione del servizio, non la lasceremo senza gas (senza corrente e via dicendo). Le offriamo, infatti, la stessa tariffa con il gestore Y. Per lei – stia sicuro – non cambia nulla”.
E, invece, cambia. Eccome. Ora, a parte il bombardamento che ti esaurisce, va detto che se abbocchi all’amo e assumi il gestore che ti consigliano, tanto per cominciare la nuova tariffa che ti stanno applicando non è detto che sarà la più conveniente per te. Non solo. Il fatto è che, se ti hanno truffato, lo saprai non prima di due mesi, quando cioè ti arriverà la nuova bolletta. E per correre ai ripari, si dovrà attendere almeno un altro mese. Perché il gestore di tua fiducia potrà prenderti in carico –per questioni di contabilità – non prima di un altro mese. Sempre che, nel frattempo, la storiella non si ripeta. Cosa assai probabile, precipitandoti in un girone infernale. Hai voglia a iscriverti nel registro delle opposizioni, come suggerisce l’Autorità di garanzia: uscirne non sarà facile.
Che cosa fare, allora? Forse un rimedio c’è e lo suggeriamo, appunto, all’Autorità di garanzia. Obbligare le società di telemarketing a fare telefonate in chiaro, con il nome della società per cui chiamano. Una soluzione semplice che magari non ci metterà al riparo dalle continue e snervanti telefonate quotidiane, ma che ci metterà nella condizione immediata di rifiutare o lasciar cadere la chiamata. Come quelle che i tele-impostori di fanno, per esempio, da questi numeri: 346 538 9276 – 347 912 7351 – 348 280 6945 – 340 530 3432 – 339 272 5687. Attenzione, però, i numeri che utilizzano sono molti di più e cambiano continuamente.