Tatuaggi ed esclusione dai ruoli della Polizia di Stato, interviene il Sindacato: le richieste

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Molto spesso, sotto le luci della ribalta, vengono evidenziate e divulgate notizie sul legame tra tatuaggi ed il corpo di Polizia di Stato: poliziotte escluse per vecchi tattoo, problematiche emerse sia in fase concorsuale che dopo l’assunzione. Dopo l’ennesimo fatto di cronaca, è intervenuto sulla questione il Segretario Generale del Libero Sindacato Polizia Antonio de Lieto che ha inviato una nota riguardante i tatuaggi, al momento causa di esclusione di esclusione dai ruoli della Polizia.

“Alla luce dei fatti che hanno visto protagonisti l’Amministrazione da un lato e gli esclusi aspiranti Agenti di Polizia dall’altro, lungi dal voler ripercorrere tematiche già ampiamente dibattute, questa Organizzazione Sindacale sottopone alle superiori determinazioni l’ipotesi di una rivisitazione dei requisiti necessari per l’idoneità individuale, sia in fase concorsuale che dopo l’assunzione. Nella fattispecie, a parere del Libero Sindacato Polizia, nulla volendo togliere all’autorevolezza dei principi che mossero le scelte dell’Amministrazione per definire le qualità soggettive richieste per l’appartenenza al Corpo della Polizia di Stato e per lo svolgimento dei suoi compiti istituzionali, quello inerente all’esclusione per i tatuaggi, ancor più se rimossi, vuol sembrare oltremodo riduttivo circa la valutazione delle qualità personali. Laddove eventuali segni di riconoscimento possano ravvedersi anche in molteplici fattori somatici, nell’attuale società multietnica, anche la vecchia concezione che faceva ricollegare mentalmente il tatuaggio al galeotto si è fatta obsoleta. Ad avviso di questo Sindacato, si potrebbe dare molta più rilevanza a fattori psico-fisici, vocazionali e attitudinali, per avvalersi della collaborazione di giovani Poliziotti motivati ed efficienti”.

l’addetto stampa

                                                 Antonio Curci