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Ancona, oscurati 17 canali Telegram utilizzati per la vendita di banconote contraffatte

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I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Falconara Marittima (An), nelle scorse settimane hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal Giudice per le Indagini preliminari del Tribunale di Ancona, con il quale è stato disposto l’oscuramento di 17 canali presenti sull’applicazione di messaggistica istantanea “Telegram”, ove venivano poste in vendita ingenti quantità di banconote contraffatte.

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Torino: operazione “basta dittatura”, 17 indagati per istigazione a delinquere

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La Polizia di Stato ha eseguito 17 perquisizioni nei confronti degli attivisti No Vax e Non Green pass.

Eseguiti 17 decreti di perquisizioni nei confronti degli attivisti più radicali No Vax e No Green pass, affiliati al noto canale social “Basta Dittatura”, uno degli spazi web di maggiore riferimento nella galassia dei negazionisti del COVID 19.
Le responsabilità dei 17 indagati verranno approfondite dall’Autorità Giudiziaria competente che ha ravvisato nei loro confronti reati come istigazione a delinquere con l’aggravante del ricorso a strumenti telematici ed istigazione a disobbedire le leggi.
L’attività di Polizia è stata svolta dalla Polizia postale e dalla Digos di Torino, con il coordinamento del Servizio Polizia postale e delle comunicazioni e dalla Direzione centrale della Polizia di prevenzione, e ha riguardato le città di Ancona, Brescia, Cremona, Imperia, Milano, Pesaro Urbino, Pescara, Palermo, Pordenone, Roma, Salerno, Siena, Treviso, Trieste, Torino, Varese.

In particolare l’operazione, sviluppata monitorando h 24 il canale “Basta Dittatura” divenuto polo principale nell’organizzazione di proteste violente su tutto il territorio nazionale, ha documentato la sistematica istigazione all’uso delle armi e a compiere gravi atti illeciti contro le più alte cariche istituzionali, tra cui il presidente del Consiglio Mario Draghi; obbiettivi ricorrenti sono stati inoltre le forze dell’ordine, medici, scienziati, giornalisti e altri personaggi pubblici accusati di “asservimento” e di “collaborazionismo” con la “dittatura” in atto.  Presa costantemente di mira con pesanti insulti anche tutta quella parte di popolazione che, vaccinandosi e osservando le regole di protezione personale, ha accettato di rendersi “schiava” dello Stato. I contenuti e i toni sono risultati esasperati, con riferimenti espliciti a “impiccagioni”, “fucilazioni”, “gambizzazioni”, oltre ad allusioni dirette a “nuove marce su Roma” ed al terrorismo.

Molti dei perquisiti risultano già noti alle forze di polizia, sia per aver aderito a posizioni estremiste sia per precedenti reati quali resistenza a pubblico ufficiale, furto, rapina, estorsione e in materia di stupefacenti. Tra gli indagati figurano però anche soggetti incensurati caduti nella spirale dell’odio online. Tra gli identificati anche coloro che avevano promosso blocchi autostradali e ferroviari nonché attivisti resisi protagonisti di aggressioni di piazza alle forze dell’ordine impiegate per i servizi di ordine pubblico.

Telegram oscura il canale Basta Dittatura: era la chat di riferimento dei no vax

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Telegram ha oscurato la chat Basta Dittatura, il noto canale di riferimento del popolo no vax in Italia. Si tratta della chat che conta centinaia di migliaia di partecipanti e che è finita al centro delle notizie di cronaca per le minacce e gli insulti a politici, medici e virologi. Inoltre proprio sulla chat in questione sono state coordinate alcune delle manifestazioni contro la certificazione verde andate in scena nelle ultime settimane.

Dopo le polemiche e dopo che la Procura di Torino aveva emesso un decreto di sequestro del canale, Telegram ha oscurato la chat no vax Basta Dittatura in quanto, si legge, ha violato i Termini di Servizio.

Questo canale non può essere visualizzato perché ha violato i Termini di Servizio di Telegram“, è il messaggio che compara dalla notte tra il 27 e il 28 settembre se si prova ad accedere alla chat in in questione.

Bari, vendeva droga tramite Telegram: l’ultima trovata di un 35enne

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Utilizzando il proprio profilo Telegram con il nickname @Mister_Pablo Escobar, un 35 enne barese vendeva droga online. L’uomo era già stato arrestato nel dicembre scorso per detenzione ai fini di spaccio dopo essere stato trovato in possesso di mezzo chilo di hashish.

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