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Tragedia a Montesarchio: scontro frontale tra due auto

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Questa mattina in via San Martino, lungo il tratto della Provinciale all’altezza di via Silone a Montesarchio si è consumata una tragedia: un incidente stradale tra due auto, una Hyundai iX 35 condotta da un 62enne di San Martino Valle Caudina ed una Volkswagen Golf guidata da un giovane di Cervinara che era in compagnia di altri quattro ragazzi. A seguito dell’urto la Hyundai si è ribaltata sulla carreggiata.

Immediato l’allarme sul posto sono accorsi i vigili del fuoco del distaccamento di Bonea, i carabinieri e i vigili urbani di Montesarchio e le ambulanze del 118 e dell’unità di rianimazione della Croce Rossa. Estratto dalle lamiere dell’auto, il 62enne è stato caricato in ambulanza. Inutile purtroppo la corsa in ospedale. Il suo cuore ha smesso di battere durante il viaggio verso il San Pio di Benevento nonostante i medici del 118 e l’equipe di rianimazione del 118 abbiano tentato di rianimarlo per lunghi minuti. Saranno ora i rilievi dei carabinieri della compagnia di Montesarchio a dover fare luce sull’esatta dinamica del tragico incidente.

Benevento, accoltellate in casa: caccia all’aggressore

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Sono due le donne cinesi ferite gravemente nella loro abitazione nel centro storico di Benevento durante la notte, al momento sono entrambe ricoverate all’ospedale S. Pio di Benevento, seppur in prognosi riservata.

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ESCLUSIVA – Mario Annecchiarico (Chirurgo oncologico, specializzato in robotica) dal San Pio di Benevento: “L’Ospedale ad oggi è il posto più sicuro”

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Le Terapie negli ultimi anni hanno cambiato la storia di molti tumori in fase avanzata. Con un risultato importante: questi pazienti possono vivere a lungo con una buona qualità di vita. E queste armi sono una parte essenziale del concetto di oncologia di precisione, che determina una vera e propria rivoluzione del modo di “pensare” il cancro.

Durante la trasmissione “Focus Sanità” in onda su Teleprima è intervenuto il dott. Mario Annecchiarico, noto chirurgo oncologico, tra i massimi esperti di chirurgia robotica, originario di Montemiletto e in servizio da pochi mesi all’AORN ‘San Pio’ di Benevento diretta da un altro irpino illustre, Mario Ferrante.

CANCRO E COVID – “L’emergenza da Covid-19 ha prodotto a sua volta molta disinformazione tra la popolazione, specie tra quella che necessita di cure e controlli costanti a causa di neoplasie. Per questo motivo abbiamo creato dei percorsi Covid free per ridurre i rischi di contagio per i pazienti, proseguendo dunque con trattamenti e terapie. L’Ospedale ad oggi è il posto più sicuro, evitare il passaggio dei malati in altri reparti. Il nostro obiettivo è assistere tutti i pazienti e nello stesso tempo alleggerire il carico del sistema ospedaliero che è al collasso.

CHIRURGIA ROBOTICA – “L’ausilio della tecnologia robotica ha modificato l’approccio alla chirurgia mininvasiva, talvolta anche in modo radicale e determinante. In alcuni casi è stato possibile eseguire interventi tecnicamente molto complessi e non effettuabili con le metodiche mininvasive convenzionali. Per altre procedure è decisamente migliorata la qualità tecnica rispetto all’approccio mininvasivo standard. le procedure per le quali non esiste esperienza in chirurgia mininvasiva convenzionale (o comunque viene riportata in modo sporadico) a causa dell’altissima complessità tecnica e delicatezza delle strutture anatomiche interessate.

Rientrano in questo gruppo prostatectomie con ricostruzione dei vasi interessati e le pancreasectomie con resezione vascolare. In questi casi, oltre ad un’accurata dissezione delle strutture vascolari, la tecnica robotica consente la ricostruzione delle stesse mediante anastomosi di altissima precisione”.

BENEFICI DELLA CHIRURGIA ONCOLOGICA ROBOTICA “L’uso del sistema robotico permette di seguire scrupolosamente la traiettoria chirurgica prefissata, in modo da evitare di ledere vasi sanguigni e strutture cerebrali, e di raggiungere la lesione o target con una precisione fino a valori al di sotto del millimetro. Oltre che molto precisa, la procedura robotizzata è estremamente mininvasiva, in quanto il target viene raggiunto con un foro di accesso nel cranio di circa 3 mm, rispetto ai convenzionali di 1,5 cm, e con un’incisione cutanea minima di 1-2 cm rispetto a 5-6 cm. Questa nuova tecnologia, in definitiva, rappresenta un ulteriore un passo in avanti per gli interventi. Nella chirurgia robotica, invece, pur rimanendo fondamentale l’esperienza e l’abilità del chirurgo, sono state ulteriormente implementate le potenzialità della laparoscopia migliorando l’accesso alle parti anatomiche e semplificando il movimento, reso più semplice e preciso grazie alla capacità degli strumenti chirurgici del robot di effettuare una rotazione di circa 360 gradi, che riproduce i movimenti del polso e della mano umana”.

Questa tipologia di intervento eleva il nosocomio sannita. Il connubio tra l’esperienza, la padronanza clinica e l’innovazione ci rendono fieri di un’Azienda, che, sotto la guida del Manager Ferrante, sa porsi sempre maggiormente ai massimi livelli, tanto da rendere inutili illusorie fughe alla ricerca di tecnologie e innovazione nel Nord Italia”.

Fattori che, coniugati ad esperienza e competenza, elevano l’A.O.R.N. “San Pio” con legittimo orgoglio di poter offrire al territorio”.

SFIDE DEL “SAN PIO” – “La sfida del “San Pio” è quella di porre le basi di un nuovo reparto di chirurgia oncologica robotica”. L’unica speranza è che questo evento non produca solo una

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