Giornata mondiale della fauna selvatica: Legambiente fa il punto sulla tutela della biodiversità nella nostra penisola e realizza un focus su sette specie simbolo delle attività di conservazione della natura nelle aree protette più antiche d’Italia.
La possibilità di contrarre il Covid-19 cala drasticamente dopo 21 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino. E chi si infetta dopo la prima dose, lo fa in maniera lieve o non presenta sintomi.
I medici internisti richiedono a gran voce la creazione, come per la riapertura delle regioni, un sistema “a semaforo” anche per gli ospedali, con percorsi e anche strutture verdi per pazienti negativi in possesso di “Green pass”, gialli per i casi sospetti e rossi per coloro che sono positivi.
Si sta svolgendo uno studio sulla vaccinazione anti – Covid in gravidanza e l’analisi si basa sui dati di oltre 35mila donne americane a cui è stato somministrato il vaccino di Pfizer o Moderna durante la gravidanza.
Ebbene, il rischio di aborto spontaneo, nascite premature e altre complicazioni è risultato paragonabile a quello osservato nei rapport pubblicati sulle donne incinte prima della pandemia. I nuovi dati, elaborati dai Centers for Disease Control and Prevention americani, sono stati pubblicati sul New England Journal of Medicine. Si evince dunque che i vaccini di Pfizer e Moderna sono sicuri in gravidanza.
“Il gran lavoro di questi giorni ora ci permette di ricominciare a correre con le vaccinazioni”– queste le parole del ministro della Salute Roberto Speranza.
“Le nuove restrizioni costeranno all’economia italiana circa 80 milioni di euro di consumi al giorno. Un nuovo colpo per le imprese, in particolare quelle del commercio e del turismo, la cui resistenza è ormai al limite” – questo quanto stimato da Confesercenti sulle conseguenze del cambio di fasce di rischio del territorio nazionale.
Al termine di tutte quelle che sono le limitazioni previste dal recente d pc m di Natale il prossimo 7 gennaio, scrive l’agenzia ANSA, ritornerà il sistema delle tre fasce di rischio epidemico: secondo l’ultimo report dell’istituto superiore di sanità Veneto, Liguria e Calabria hanno superato l’indice Rt 1 e potrebbero subire maggiori restrizioni; idem dicasi per Puglia, Basilicata e Lombardia. Sarà il Governo a decidere la prossima settimana in base ai dati in possesso dell’istituto.
