L’operazione ‘Dirty Cars’, ha portato all’esecuzione di 16 misure cautelari con tre indagati agli arresti domiciliari, tra i quali C.G. di 32 anni, C.C. di 31 e C.A. di 26. Di contro per sette indagati è stato disposto l’obbligo di dimora e per altri sei l’obbligo di firma.
Tragedia sulle strade di Palermo: una sedicenne residente ad Altavilla Milicia è deceduta a seguito di un incidente stradale in prossimità del centro commerciale Forum. La ragazza si trovava a bordo di un veicolo guidato da un altro giovane e dopo aver impattato più volte contro il guardrail è stata scaraventata fuori dall’auto andando a finire sull’asfalto. All’arrivo sul luogo del delitto i sanitari – scrive Sky TG24 – hanno potuto soltanto accertare il decesso della giovane.
È durato tutta la notte l’interrogatorio di Pietro Morreale, 19enne di Caccamo che nella giornata di domenica ha condotto i Carabinieri locali presso un burrone in cui è stato ritrovato il cadavere parzialmente bruciato della fidanzata 17enne. Il giovane si è detto innocente, come ha confermato all’agenzia ANSA il suo avvocato Giuseppe Di Cesare. Prima di Morreale il magistrato ha voluto ascoltare una serie di giovani che erano con la coppia ad una festa a breve distanza dal luogo del delitto che hanno confermato che c’era stato un litigio tra i due per questioni di gelosia. I due si sarebbero allontanati ed i genitori della ragazza, preoccupati dal mancato rientro a casa della figlia, si sono recati la mattina successiva presso la locale caserma per denunciare la sua scomparsa.
La comunità di Caccamo, in provincia di Palermo, è profondamente sconvolta da una tragedia riguardante due giovani: nella mattinata di domenica un diciannovenne si è presentato presso la stazione dei Carabinieri insieme al padre ed il suo avvocato conducendoli in un burrone dove giaceva il cadavere della fidanzata diciassettenne. Il corpo della ragazza è parzialmente bruciato ed il fidanzato è stato sentito dagli inquirenti, in attesa di aggiornamenti sul caso. Intanto il sindaco di Caccamo ha proclamato lutto cittadino.
L’asse Spagna-Palermo colpisce: è stata inviata merce da due milioni di euro, infatti, in Sicilia con pacchi regalo contenenti hashish. Un dipendente delle ditte di consegne li recapitava alle organizzazioni. Stanotte, però, è scattato un blitz condotto dal nucleo di polizia economico-finanziaria e dal Dda di Palermo. In manette sono finiti: Alessandro Girgenti, 36 anni, e Gerardo Romano, 32; Giuseppe Di Francesco, 31 anni, destinatario di una misura cautelare, risulta irreperibile. Ai domiciliari, Filippo Miranda, 30 anni; e Giuseppe Lo Coco, 29 anni. Nei confronti di Francesco Paolo Taormina, 29 anni; Giovanni Ferrara, 31 anni; Antonio Buccafusca, 32 anni; e Benedetta Altieri, 50 anni, è stata invece applicata la misura dell’obbligo di dimora presso il Comune di Palermo.