Nel corso di una lite in famiglia a Porto Viro, nel rodigino, un ragazzo di 20 anni ha ucciso a martellate il padre, Giovanni Finotello, 57 anni, che ricoverato d’urgenza è morto in ospedale.
Agguato della Squadra Mobile ed il Commissariato di Portici-Ercolano poche ore fa che hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di due pregiudicati.
Un allevatore di Ortueri, in provincia di Nuoro, è stato colpito da più colpi di arma da fuoco, tutti rivolti alla testa. Marcello Musu, di 54 anni, è stato ucciso barbaramente mentre arrivava nel suo podere nelle campagne del paese in località “Suegiu e Sa Ide”.
Al termine di una lite un giovane di 17 anni ha ferito a morte con un machete il padre.
Il fatto, avvenuto in un piccolo campo rom a Rovigo, nella frazione di Sant’Appollinare, è al vaglio degli inquirenti che sono al momento impegnati nelle ricerche del ragazzo, fuggito a bordo di una ‘Opel’ Zafira station wagon. Con lui ci sarebbe anche un’amica, una ragazza poco più che ventenne residente in un paese vicino, Ceregnano. La vittima si chiamava Eddy Cavazza e aveva 46 anni. Secondo quanto stabilito dagli inquirenti è possibile che il ragazzo sia fuggito prima di capire che il genitore era deceduto. Sul posto è al lavoro la polizia scientifica e gli agenti della squadra mobile, che stanno sentendo i testimoni del fatto.
Il Napoli è atteso domani dall’andata della semifinale di Coppa Italia contro l’Atalanta allo stadio Maradona. Gli azzurri, reduci dal successo contro il Parma in campionato, vogliono ipotecare tra le mura amiche la finale.
Nel Napoletano scatta un’indagine per omicidio: a Bacoli i Carabinieri hanno trovato riverso a terra un uomo in un’abitazione dove viveva assieme alla compagna e ai due figli della donna. Aveva 59 anni. Era da solo in casa. L’uomo è deceduto mentre veniva rianimato dal personale sanitario: presentava una ferita d’arma da taglio al centro del petto. Non si esclude un suicidio, ma nemmeno la pista dell’omicidio commesso forse dal figlio 30enne affetto da problemi psichici, che si è dato alla fuga dopo l’atto illecito. Sulle sue tracce ci sono gli Agenti locali.
La Procura di Salerno ha accusato due medici locale di aver eseguito una serie di interventi chirurgici “totalmente demolitivi ed inutili” ai danni di pazienti oncologici, alcuni poi deceduti. I dottori operano presso la “Casa di Cura Tortorella” ed il reato attribuito è di “plurimi omicidi colposi” commessi tra novembre 2017 e marzo 2018. Il Comando dei Carabinieri di Salerno ha arrestato il primario del reparto di Chirurgia Generale ed Oncologica della casa di cura e sospeso l’altro medico in reparto.
Il medico personale di Diego Armando Maradona, il dottor Leopoldo Luque, è finito nel registro degli indagati di San Isidro, a Buenos Aires: per il medico dell’ex campione argentino – scrive Marca – l’accusa è di omicidio colposo; il giudice ha anche approvato la perquisizione sia dell’abitazione sia della clinica del medico. Dalla stessa indagine rischiano il medico psichiatra incaricato di somministrare il farmaco ed una delle persone presenti nella casa quando Maradona si è spento.
Ha rilasciato dichiarazioni spontanee al gip di Nola chiedendo scusa alla famiglia di Simone Frascogna, giovane di Casalnuovo ucciso, Domenico Iossa junior, diciotto anni: “Non sopporto il peso di aver tolto la vita ad un ragazzo. Non ci sono parole per farvi capire quanto stia male, vorrei tornare indietro per non fare quello che ho fatto; sono pronto a pagare per il mio errore, da tre giorni non mangio o bevo per il peso che ho”.
Napoli – Un omicidio colposo a Capodanno, nella zona dei Quartieri Spagnoli, una ragazza, Emanuela Terracciano figlia del defunto boss Salvatore detto “‘o niron”, spara un colpo di pistola nei festeggiamenti di San Silvestro ed uccide un ragazzo di soli 24 anni.
Oltre al danno, la beffa. Per la famiglia della vittima è arrivata in questi giorni una cartella esattoriale di 18.600 euro per spese processuali dato che la ragazza, condannata ad otto anni di reclusione, risulta nullatenente.
L’avvocato della famiglia, Angelo Pisani, chiede un intervento diretto del Presidente della Repubblica per non addossare altro dolore ai genitori del ragazzo, e per auspicare una revisione della normativa fiscale.