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Covid, Iss: “Per over 60 rischio ricovero maggiore”

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Per gli over 60 non vaccinati, secondo l’Iss, il rischio di venire ricoverati in terapia intensiva a causa del Covid è 20 volte maggiore rispetto a quello di una persona immunizzata con ciclo completo. Per quanto riguarda il decesso il rischio è 12 volte di più, mentre è di 10 volte di più per il ricovero nei reparti ordinari.

Il pericolo di contagio invece è 5 volte maggiore. In Italia il 72% della popolazione vaccinabile (over 12) è immunizzato con ciclo completo (due dosi di Pfizer, Moderna e AstraZeneca o una di Johnson&Johnson). Meglio fa la Spagna con il 79%, mentre la Francia è al 67%, il Regno Unito al 66% e la Germania al 65% .

Iss: “In over 80 non vaccinati tasso decesso 13 volte più alto”

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Tra gli over 80 il tasso di ricovero negli ultimi 30 giorni è di 8 volte più alto tra i non vaccinati rispetto ai vaccinati con ciclo completo (222,5 contro 26,8 ricoveri per 100.000 abitanti) e quello di decesso di 13 volte più alto (129,5 contro 9,8). Lo scrive in un Tweet l’Istituto superiore di Sanità evidenziando il dato contenuto nel nuovo Documento esteso Covid-19 pubblicato su Epicentro.

Confermata l’efficacia dei vaccini con “forte riduzione del rischio di infezione nelle persone completamente vaccinate rispetto alle non vaccinate”, 78% per la diagnosi, 93% per i ricoveri, 95% per la terapia intensiva e per i decessi. 

Monitoraggio Iss: Rt nazionale in netta discesa

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Continuano a scendere l’incidenza dei casi di Covid in Italia e l’indice di trasmissibilità Rt, secondo quanto emerge dal monitoraggio settimanale sull’epidemia da Covid-19 all’esame della cabina di regia. Nel periodo 1-14 settembre 2021, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,82 (range 0,81 – 0,82), al di sotto della soglia epidemica ed in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era 0.85. L’ incidenza per il periodo 17-23 settembre è scesa a 45 casi ogni 100mila abitanti rispetto ai 54 della scorsa settimana.

La Sicilia rimane con valori da zona gialla, anche se starà alla Cabina di Regia e poi eventualmente al ministro Speranza decidere un’eventuale “promozione” in bianco, alla luce del trend di calo dei ricoveri. Al 21 settembre, secondo gli indicatori decisionali al vaglio della Cabina di Regia riunita questa mattina, l’isola ha ancora il 10,7% di terapie intensive occupate (la soglia è 10%) e il 17,3% di ricoveri ordinari (la soglia è 15%). Supera invece la soglia delle intensive (11,3%) ma non quella dei ricoveri ordinari (3,8%) la Provincia di Bolzano.

Al contrario, sono sopra soglia per i ricoveri ordinari Basilicata (15,4%) e Calabria (18,5%), che però entrambe hanno le terapie intensive sotto il 10% (rispettivamente al 4,8% e al 7,7%). Italia che rimane tutta bianca, dunque, a eccezione della Sicilia su cui come detto pende la valutazione di oggi, ma alla luce dei dati sembra probabile la permanenza in giallo per un’altra settimana.

Covid Iss: “Lieve aumento tra sanitari ma sempre sotto 2%”

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Ricalcolato il tasso dei casi di Covid fra gli operatori sanitari, che oscilla, dalla seconda settimana di luglio alla seconda di settembre, tra l’1.6% e l’1.9%. Da inizio febbraio 2021 risulta essere stabilmente sotto il 2%. lo rende noto l’Istituto Superiore di Sanità.

“Analizzando l’andamento dei casi diagnosticati fra gli operatori sanitari – si legge nell’ultimo report aggiornato – si rileva un lieve aumento dei casi in corrispondenza dell’aumento del numero dei casi nella restante popolazione ad inizio luglio. Tale valore in termini percentuali oscilla, dalla seconda settimana di luglio alla seconda settimana di settembre, tra l’1.6% e l’1.9%, in leggero aumento rispetto ai due mesi precedenti (con una media tra aprile e giugno pari al 1,2%) e comunque da inizio febbraio 2021 risulta essere stabilmente sotto il 2%”.

Report Iss: rischio Covid pari al 96% in meno

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“La maggior parte dei casi notificati negli ultimi 30 giorni in Italia sono stati diagnosticati in persone non vaccinate”. È questo il punto chiave del report pubblicato dall’Iss, aggiornato al 15 settembre, che analizza l’andamento dell’epidemia nel nostro Paese.

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Arrivano le ‘scuole sentinella’: il rapporto dell’Iss

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E’ stato pubblicato un rapporto sul sito dell’Iss per provare a controllare la diffusione del coronavirus, tutelando la didattica in presenza.

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Iss: Regioni a rischio moderato salgono da 10 a 17

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Sono 17 le Regioni e Province autonome che questa settimana risultano classificate a rischio moderato, secondo i dati della bozza del Monitoraggio settimanale attualmente all’esame della Cabina di regia e che verrà illustrato oggi. Erano 10 la scorsa settimana. Le restanti 4 Regioni risultano classificate a rischio basso.

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Iss e covid: “Casi anche tra i vaccinati ma con incidenza minore”

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I contagi da Covid-19 tra i vaccinati ci sono, ma l’incidenza è 10 volte più bassa. L’Istituto superiore di Sanità (Iss) ha pubblicato l’aggiornamento delle FAQ in relazione all’analisi dei casi Covid-19 registrati tra chi ha ricevuto il vaccino.

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Monitoraggio Iss: variante Alfa ancora predominante, ma casi Delta in aumento

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Secondo i dati, sottoposti all’esame della cabina di regia, continua la riduzione dell’Rt nazionale a 0,63 rispetto allo 0.69 della settimana scorsa e scende ancora l’incidenza dei casi di Covid in Italia a 9 casi ogni 100mila abitanti (erano 11).

Si temono però le varianti e gli esperti chiedono il tracciamento, il sequenziamento capillare e un’elevata copertura vaccinale. La Delta al 22 giugno aveva una prevalenza pari al 22,7% ed è stata identificata in 16 regioni, con un range tra lo 0 e il 70,6%.

Bozza Iss: si evidenziano più casi delta/kappa e focolai in varie parti paese

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 La proporzione di casi di infezione da virus SARS-CoV-2 causati da varianti delta e kappa (la seconda faceva parte della famiglia della variante delta ed è ora distinta) è in aumento in Italia. La maggior parte di questi casi è attribuibili a focolai circoscritti in varie parti del paese. I tecnici nel documento chiedono, visto l‘aumento dei casi anche in paesi con alta copertura vaccinale, un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi e un’elevata copertura vaccinale con il completamento dei cicli.

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