Ieri la Presidente della Commissione Ursula von der Leyen ha dichiarato:
Lo stop deciso da Mosca di rifiutare i pagamenti diversi da rubli, ha i primi effetti con la sospensione da parte di Gazprom di rifornire di gas la Polonia e la Bulgaria.
La Russia promette rappresaglia nel caso in cui l’Ucraina iniziasse ad usare le armi fornite dai paesi Occidentali per colpire il suolo russo. Il Presidente russo Vladimir Putin durante l’incontro con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, ha affermato che “senza un accordo sulla Crimea e sul Donbass non è possibile firmare garanzie di sicurezza sull’Ucraina”. Per quanto riguarda l’evacuazione dell’acciaieria Azovstal di Mariupol, si è reso disponibile ad accettare la collaborazione delle Nazione Unite e della Croce Rossa.
La Russa è intenzionata a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a Mariupol e ad aprire un corridoio umanitario verso Zaporizhzhya per le 10:00 di oggi, a patto che Kiev soddisfi determinate condizioni. Il Presidente dell’Ucraina Zelensky ha affermato di non “non credere a nessuno” sulla de-escalation promessa da Mosca. Le bombe russe hanno colpito un edificio della Croce Rossa e la sede della missione Ue a Mariupol.