Ancora una volta l’Etna ha dato vita ad un nuovo parossismo. Grandi fontane di lava dal cratere di sud-est. Le prime avvisaglie si sono avute poco prima delle 20.00 quando il tremore vulcanico ha iniziato una repentina salita. Nel giro di mezz’ora è iniziata l’attività stromboliana che ha poi lasciato spazio a grandi fontane di lava.
Il parossismo che sta interessando l’Etna ha provocato violenti boati, che fanno vibrare finestre e porte dei paesi alle pendici del vulcano, oltre ad un aumento dei valori dell’ampiezza del tremore e una crescente attività stromboliana.
Nuova fase eruttiva del cratere di Sud-Est dell’Etna, con un forte aumento del tremore interno dei condotti magmatici dell’edificio vulcanico. Registrta anche una colata lavica che si riversa nella Valle del Bove ed ha raggiunto quota 2.800 metri.
L’eruzione dell‘Etna perdura e nella giornata lapilli e cenere lavica hanno inondato Catania e i paesi del versante meridionale dell’Etna. E’ uno degli effetti dell’ottavo parossismo registrato dal 16 febbraio scorso dal cratere di Sud-Est dell’Etna con la presenza di una fontana di lava e l’emissione di una alta nube di cenere lavica che il vento sposta verso sud.
Un’ eruzione è in corso sull’Etna, dove si registra una forte attività esplosiva dal cratere di Sud-est, oltre all’emissione di una alta nube di cenere lavica che si disperde verso sud.
Dal cratere emerge un trabocco lavico che ha prodotto un modesto collasso del fianco del cono generando un flusso piroclastico che si è sviluppato lungo la parete occidentale della valle del Bove. L’unità di crisi dell’aeroporto di Catania si riunirà alle 18.15 per valutare la situazione e identificare le modalità di messa in sicurezza.
E’ stata rilevata una scossa di terremoto di magnitudo 3 alle 23:26 di ieri sull’Etna, nel territorio della provincia di Catania.
