NAPOLI – La Procura di Torre Annunziata ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo in relazione alla sciagura della funivia del Monte Faito che ha provocato quattro vittime e un ferito che versa in condizioni critiche.
Le indagini sono state affidate alla polizia di Stato e sul luogo della sciagura si è recato il procuratore capo Nunzio Fragliasso accompagnato dal procuratore aggiunto Giovanni Cilenti e dal sostituto procuratore Giuliano Schioppi.
E’ di 4 morti e un ferito grave il bilancio dell’incidente verificatosi sul monte Faito ieri mattina dove, a causa della rottura di un cavo, una cabina della funivia che collega Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, con la vetta. La funivia si è schiantata al suolo trascinando con sé cinque persone, due coppie di turisti stranieri e il macchinista di bordo, Carmine Parlato, dipendente dell’Eav.
L’unica sopravvissuta è una donna, condotta in eliambulanza all’ospedale del Mare di Napoli, in gravissime condizioni.
Incolumi invece i nove passeggeri saliti sulla cabina diretta a valle, rimasta sospesa nel vuoto a una ventina di metri dal suolo fino all’arrivo dei soccorritori, che hanno tirato fuori i viaggiatori imbragandoli uno ad uno. Nel loro caso ha funzionato il freno di sicurezza, ad evitare guai peggiori. L’incidente è avvenuto poco dopo le 14.30. A dare la notizia della sciagura è stato l’ad di Eav, l’Ente Autonomo del Volturno che gestisce la funivia, Umberto De Gregorio: “La cabina a monte è caduta. Si temono vittime” il post sui social arrivato poco dopo le 18 che ha spezzato ogni speranza. Preceduto pochi minuti prima dall’annuncio: “Una tragedia”.
L’impianto turistico – dopo la chiusura invernale – aveva riaperto i battenti in vista della stagione estiva solo una decina di giorni fa. La macchina dei soccorsi si è mossa per tempo ma le ricerche dell’unico disperso sono state complicate dal maltempo e dalla coltre di nebbia sulla sommità del Faito, proprio nel giorno in cui la Protezione Civile ha dichiarato allerta meteo di colore giallo a partire dalle 14 per il rischio temporali. A chi chiede se ci fossero le condizioni per il regolare esercizio della funivia De Gregorio risponde così: “Abbiamo un direttore di esercizio di grandissima qualità. A volte si chiude in presenza di forte vento, evidentemente oggi ha ritenuto che le condizioni non fossero tali da imporre lo stop”. In lacrime la moglie dell’operatore a bordo della cabina precipitata, tra i primi a giungere sul luogo della tragedia. Sul posto anche il procuratore di Torre Annunziata Nunzio Fragliasso: “Siamo nella fase preliminare delle indagini” ha detto annunciando l’apertura di un fascicolo contro ignoti. Si ipotizzano i reati di disastro colposo e omicidio plurimo colposo. Le indagini sono state affidate alla Polizia di Stato.