Spy story, grande lavoro e capacità operativa del ROS

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La “spy story” salita alla ribalta delle cronache da qualche giorno, al di là dei riscontri negativi della vicenda, ha evidenziato non solo l’eccellente lavoro svolto dal controspionaggio dell’AISI, ma soprattutto la capacità operativa del ROS.

Proprio quest’ultimo, è l’unico reparto dell’Arma a possedere una duplice competenza generale, difatti opera sia sulla criminalità organizzata che sulla lotta al terrorismo endogeno ed internazionale, rappresentando ad oggi un pool d’eccellenza in ambito investigativo, nonché un ottimo bacino di reclutamento per le stesse Agenzie d’intelligence. L’attuale comandante del ROS, il Gen. Pasquale Angelosanto, rappresenta al meglio tale affermazione, infatti dopo l’esperienza maturata quale comandante della 3^ Sez. CATTURANDI e della Sezione ANTICRIMINE del ROS, transitó nel SISDE, precisamente nel Raggruppamento Operativo Centrale con l’incarico di direttore. Proprio il ROC, istituito nell’allora SISDE, nel 2002, per volere del direttore Mario Mori, ed attualmente operativo nell’ambito dell’AISI, rappresenta una delle strutture maggiormente riservate all’interno del comparto intelligence nazionale, occupandosi di criminalità organizzata e terrorismo interno ed internazionale.