Scavi di Pompei. Sindacati guide: strutture inadeguate, visitatori costretti ad attendere ore per entrare

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POMPEI – In merito ai disservizi registrati di recente al Parco archeologico di Pompei riceviamo e pubblichiamo la posizione dei sindacati.

“Le sigle rappresentative delle guide turistiche operanti in Campania, denunciano l’attuale stato di disagio, figlio dell’entrata in vigore delle nuove disposizioni di accesso al parco archeologico di Pompei. Già da anni i tre ingressi del sito soffrono la mole di visitatori in aumento costante. Il biglietto nominativo istituito li scorso 15 novembre e l’entrata in vigore delle fasce orarie dal 1° aprile, con il limite di visitatori giornaliero hanno di fatto, purtroppo, peggiorato una situazione già al limite. Le guide denunciano, fin dall’inizio dell’entrata in vigore del nuovo provvedimento di accesso al sito, l’insufficienza di spazi, casse, personale, tornelli, Totem, e strutture. In un sito archeologico patrimonio Unesco, con una media giornaliera di almeno 15 mila visitatori al giorno, le strutture esistenti risultano inadeguate e non consone. È inammissibile che centinaia di visitatori, quotidianamente, siano costretti, ad attendere in fila sulla strada anche se già in possesso del ticket online. Che i gruppi accreditati debbano attendere almeno 45 minuti per entrare in possesso del biglietto davanti alla cassa preposta a causa del funzionamento di un software lento ed obsoleto. È altresì inconcepibile che i tornelli, pochi e lenti, provochino inevitabilmente, una sorta di imbuto, e che le stesse casse insistano in spazi piccoli e angusti, nei quali persino il personale stesso riesce a stento ad entrare e si fatica ad implementarlo a causa della inadeguatezza delle strutture. Riteniamo addirittura surreale la situazione in alcuni varchi di accesso, dove nello stesso punto, si concentrano visitatori che accedono al parco e altri che invece percorrono l’uscita, dando vita ad assembramenti difficilmente gestibili, e atti a provocare finanche problemi di sicurezza e di incolumità dii lavoratori e visitatori. L’ altra Pompei è quella dove non si scopre nulla di bello ma mette il visitatore singolo o guidato in fila sotto il sole con temperature elevate e in mezzo ad una strada con il pericolo di essere investiti. È quella dove si spendono milioni di euro, giustamente, per manutenzione ordinaria e scavi, promozione e progetti ma dove è difficile installare un terzo metal detector che consenta ai possessori di ticket di andare direttamente ai tornelli o dove sembra impossibile usare software all’avanguardia per ridurre tempi di attesa o per conteggiare i visitatori in uscita senza dover lasciare persone fuori ai cancelli che arrivano da ogni parte del mondo solo per realizzare il sogno di visitare la città sepolta dal Vesuvio. L’immagine del sito viene quotidianamente danneggiata dalla gestione inefficiente dei servizi. Chiediamo pertanto che vengano rivisti i provvedimenti alla luce del malfunzionamento nel concreto delle nuove disposizioni e l’istituzione di un tavolo tecnico permanente per discutere insieme alla direzione e trovare soluzioni adeguate affinché non ne soffrano i visitatori né i gruppi in visita al sito”.