GIUGLIANO – L’amministrazione comunale di Giugliano in Campania condizionata dal clan Mallardo. È quanto emerge da una indagine dei carabinieri del Ros, coordinata dalla Dda di Napoli (pm Ilaria Sasso del Verme, Antonella Serio, Giuseppina Loreto), che oggi ha portato all’arresto di 25 persone, tra cui anche l’ex sindaco Antonio Poziello.
L’organizzazione criminale, componente della cosiddetta Alleanza di Secondigliano, interveniva anche per dirimere le controversie tra privati. Complessivamente i militari dell’arma hanno notificato 20 arresti in carcere e 5 ai domiciliari. Il clan avrebbe, in particolare condizionato, secondo l’ipotesi accusatoria, la campagna elettorale per le elezioni comunali di Giugliano in Campania nel settembre 2020.
Tra i reati contestati nella forma aggravata figurano l’associazione di tipo mafioso, lo scambio elettorale politico-mafioso, l’estorsione, la tentata estorsione, l’usura, il trasferimento fraudolento di valori e la corruzione. Il gip di Napoli, oltre all’ordinanza, su richiesta della Procura di Napoli ha emesso anche un decreto di sequestro beni, tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e/o società, per alcuni milioni di euro. I proventi delle attività illecite erano destinati tra l’altro, alla “cassa comune” del clan Mallardo gestita per sostenere gli affiliati, anche quelli detenuti, e i loro familiari.
Arrestato l’ex sindaco Antonio Poziello e consiglieri comunali
Figura anche l’ex sindaco di Giugliano in Campania Antonio Poziello tra le 25 persone arrestate dai carabinieri del Ros che hanno indagato su alcuni episodi di scambio elettorale politico-mafioso che si sarebbero verificati in occasione delle elezioni comunali di Giugliano in Campania nel settembre 2020.
Eletto per la prima volta nel 2015, cinque anni dopo – Poziello dopo essere stato sfiduciato – si era ripresentato alla guida di una coalizione ma aveva perso le elezioni, battuto dall’attuale sindaco, Nicola Pirozzi del Pd. Lo stesso Poziello nei mesi scorsi è rimasto coinvolto in una indagine per l’affidamento del servizio dei rifiuti urbani. Il pm della Procura di Napoli Nord aveva chiesto i domiciliari ma la richiesta è stata respinta dal gip.
Tra i destinatari delle misure cautelari emesse dal gip su richiesta della Dda di Napoli anche alcuni consiglieri comunali oltre ad elementi di spicco del clan Mallardo, componente di rango della federazione mafiosa chiamata “Alleanza di Secondigliano”
Tra i reati contestati nella forma aggravata figurano l’associazione di tipo mafioso, lo scambio elettorale politico-mafioso, l’estorsione, la tentata estorsione, l’usura, il trasferimento fraudolento di valori e la corruzione. Il gip di Napoli, oltre all’ordinanza, su richiesta della Procura di Napoli ha emesso anche un decreto di sequestro beni, tra cui rapporti finanziari, terreni, fabbricati, aziende e/o società, per alcuni milioni di euro. I proventi delle attività illecite erano destinati tra l’altro, alla “cassa comune” del clan Mallardo gestita per sostenere gli affiliati, anche quelli detenuti, e i loro familiari.
Con Poziello nei guai anche gli ex consiglieri comunali Giulio Di Napoli, Pasquale Casoria, Paolo Liccardo, Andrea Guarino e, l’ex dirigente assetto e territorio del comune di Giugliano Filippo Frippa.
I nomi di tutti gli indagati
Abbate Andrea
Abbate Francesco
Amicone Giuliano
Casoria Pasquale
Dell’Aquila Giuseppe
Di Girolamo Paolo
Di Mattia Giuseppe
Diana Gaetano
Felaco Aniello
Felaco Nicola
Fusco Francesco
Fuso Domenico
Giuliano Patrizia
Guarino Andrea
Legorano Vincenzo
Liccardo Paolo
Pirozzi Domenico
Pirozzi Francesco
Poziello Antonio
Strino Vincenzo
Pirozzi Giuseppe
Cacciapuoti Ferdinando
Di Napoli Giulio
Frippa Filippo
Marino Giuseppe
(Nella foto l’ex sindaco Antonio Poziello)