Sartoria sociale su un bene confiscato alla camorra a Scampia

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NAPOLI – E’ nata in Via Roma a Scampia al numero 110, la sartoria sociale @fattoascampia, nell’ambito del progetto “Tessitori di Bene” sostenuto dalla Fondazione Con il Sud e promosso dalla fondazione Città Nuova, dall’associazione di promozione sociale Chi rom e… chi no, dalla Fondazione Jorit e dalla cooperativa L’Orsa Maggiore.


 La Sartoria @fattoascampia, annovera tra i suoi soci 16 ragazze del quartiere che grazie ad un percorso di istruzione e formazione professionale hanno imparato un mestiere e costituito la cooperativa in un bene confiscato alla camorra. Ragazze che avevano abbandonato la scuola ed erano state segnalate dai servizi sociali e che oggi sono pronte a formare altri giovani del quartiere. L’obiettivo è quello di creare un proprio ‘hub’ in grado di offrire integrazione sociale, lavorativa ed economica.
All’evento di avvio di avvio dei lavori hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore alla Legalità della Regione Campania, Mario Morcone, il presidente della Fondazione Con il Sud, Stefano Consiglio, Roberto Sanseverino, presidente della Fondazione Città Nuova, il dirigente del Comune di Napoli dell’Ufficio Beni Confiscati, Nunzia Ragosta e l’artista Jorit, che con la sua Fondazione sostiene il progetto.
Il progetto, si legge iun una nota, mira alla creazione di un polo di sviluppo integrato in una delle aree più fragili della città di Napoli, Secondigliano-Scampia, con l’obiettivo di favorire la crescita sociale, culturale ed economica della comunità attraverso l’avvio di una iniziativa di imprenditorialità sociale legata all’implementazione della Sartoria sociale @fattoascampia.