Roma, al via le indagini nella nuova Area archeologica Via Nomentum-Eretum 

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Indagini archeologiche, nei pressi di Roma, a cura dell’Associazione Archeoclub d’Italia sede Mentana-Monterotondo e dietro concessione di scavo del MIC, si svolgeranno presso l’area archeologica della Via NomentumEretum a Monterotondo a Roma. La campagna di ricerca si pone da sempre come obiettivo il recupero, la ricerca e la valorizzazione del comprensorio dell’antica via Nomentana, asse viario fondamentale per l’AgerNomentanus in epoca romana. “La XIV campagna continuerà le indagini sull’antico asse viario e sul sepolcreto di età imperiale ad esso afferente; parallelamente si procederà con lo scavo delle strutture murarie pertinenti un’estesa ed interessante villa rustica rinvenuta a sud dell’area. Durante le indagini sarà possibile seguire le diverse fasi di analisi dei reperti archeologici dalla scoperta alla catalogazione, passando per la ripulitura”. Lo ha annunciato poco fa, Rosario Santanastasio, Presidente Nazionale di Archeoclub D’Italia.

“Le attività di scavo saranno intervallate da lezioni frontali di ceramica, stratigrafia, antropologia e restauro. Potranno, inoltre partecipare: archeologi, studenti di archeologia e semplici appassionati. Ciascun partecipante sarà inserito nel team di lavoro a seconda delle proprie competenze specifiche e professionalità. Condizione essenziale è il possesso del requisito della maggiore età. Dunque siamo in presenza di un campo partecipato ed innovativo, aperto anche alla stampa”. “Da pochi minuti hanno avuto inizio gli Stati Generali del Turismo a Sorrento – ha concluso Rosario Santanastasio – e sono condivisibili le dichiarazioni del nuovo Amministratore Enit, Ivana Jelinic che parla della realizzazione di un Sistema Italia, in grado di fare rete con  le imprese e anche con quelle associazioni che sul territorio si occupano di promozione culturale e di conoscenza. Il turismo può e deve essere la prima industria per il Paese che secondo gli ultimi dati, oggi, vale il 13% di tutto il PIL italiano e una buona parte della fetta proviene dal turismo culturale, anche archeologico”, termina la nota stampa.