NAPOLI – Settanta anni di reclusione sono stati inflitti dalla settima sezione collegio A del tribunale di Napoli, presidente Raffaele Donnarumma, nei confronti degli otto imputati del processo ordinario nato dalle indagini sulle presunte estorsioni e sugli appalti condizionati dal clan Cimmino negli ospedali dell’area collinare della città.
Titolari dell’accusa i pm Celeste Carrano e Henry John Woodcock. Il tribunale ha assolto “per non avere commesso il fatto” tre imputati. La settima sezione ha inflitto ad Alessandro Desio: 15 anni; a Salvatore Zampini: 13 anni; ad Abramo Maione 14 anni; a Marco Salvati, titolare di fatto della Croce San Pio 12 anni; a Gennaro Stefanelli: 7 anni e 6 mesi; a Simone Paolino: 7 anni; ad Anna Di Pipolo e Guido Galano: 1 anno e 6 mesi ciascuno. Assolti con formula piena Luigi Trombetta, Massimiliano De Cicco e Antonio Teghemei. Alcuni imputati sono stati condannati a risarcire gli ospedali, le associazioni consumatori e di vittime della criminalità, la Cgil nazionale e regionale. L’operazione della Dda risale all’ottobre del 2021: 40 le persone, tra boss della camorra e imprenditori. Nel processo celebrato con il rito abbreviato Lsono stati inflitti quasi 290 anni di carcere.