Pozzuoli. Il sindaco Figliolia presenta il libro di Iaia De Marco

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“Questa donna dura come una roccia” è il libro scritto da Iaia de Marco, pubblicato dal Comune di Pozzuoli. Un volume autentico e ricco di emozioni che racconta la vita e l’esperienza politica di Raffaella Stinca, prima donna che ha ricoperto la carica di assessore nella nostra città. Ne ho scritto, con commozione la prefazione, che voglio condividere qui con voi”, scrive il sindaco di Pozzuoli Figliolia, annunciando il lavoro sulla sua pagina social.

“Un sindaco ha con la sua città un rapporto speciale, anche sul piano emozionale. È come se il sentimento di appartenenza che accomuna ciascun cittadino e ciascuna cittadina si sommasse nella persona del sindaco, insieme alla storia, alle sofferenze, ai successi e alle disgrazie di ogni tempo e di tutti e tutte. Un paio di anni fa, mi capitò di leggere la trascrizione dell’intervista a Raffaella Stinca fatta da Maria Laura Longo allo scopo di ricostruire il periodo drammatico di Pozzuoli legato alla crisi bradisismica del 1983. Avvertii una sensazione di empatia profonda con le persone e le vicende che in essa venivano rievocate e l’impulso a estenderne la condivisione.La storia politica di Raffaella è stata a lungo diversa dalla mia, fino a quando le due grandi tradizioni del cattolicesimo sociale e del socialismo sono confluite in un unico partito, nato con l’ambizione di superare gli steccati ideologici in cui le categorie novecentesche le avevano confinate. Un partito che, attingendo il meglio dalle culture che lo avevano originato, fosse in grado di guardare al futuro, al mondo del terzo millennio, per molti versi ancora sconosciuto e per altri ancora afflitto dalle piaghe di sempre. Fu un progetto generoso, che ha avuto alterne vicende, ma in cui voglio ancora credere. Come ha voluto crederci Raffaella, mostrandosi, nonostante la lunghissima militanza nel PCI, pronta ad accogliere il cambiamento, il nuovo ancora tutto da scrivere.Tante sono state le donne che, in tempi ancora meno ospitali di oggi, si sono impegnate nel perseguimento del bene comune, nella rivendicazione di diritti, nella lotta alle disuguaglianze e nella tutela e promozione dei propri territori. La loro è, per certi versi, una storia parallela, meno illuminata dalle luci della visibilità. Una storia che viene da lontano, dalle staffette partigiane che hanno combattuto la stessa guerra di Liberazione, ma con armi diverse. È tempo che tutte quelle innumerevoli storie emergano a completare il mosaico della nostra Storia.Ecco perché ho accolto con favore questa pubblicazione. Per contribuire con un piccolo tassello a un grande obiettivo. Soprattutto pensando alle giovani generazioni e all’importanza della consapevolezza di sé e delle proprie origini che è fondamentale esse abbiano.Nella persona di Raffaella Stinca, la mia amministrazione, in cui la presenza femminile è forte e qualificata, intende onorare tutte le donne che si sono impegnate e si impegnano per la propria città, con coraggio e determinazione, spesso doppie e con una marcia in più di quelle occorrenti agli uomini.A Lella la mia ammirazione, il mio rispetto e il mio affetto, condivisi, ne sono certo, dalla città”