Pillola anti-Covid, Merck chiede l’autorizzazione lampo: ridotte le ospedalizzazioni anche con il farmaco orale

in News by

Merck chiederà l’autorizzazione di emergenza negli Stati Uniti per la prima pillola anti-Covid. I test clinici condotti hanno mostrato che il farmaco orale riduce il rischio di ricoveri e decessi quando somministrato a persone ad alto rischio nelle fasi iniziali dell’infezione. La pillola Merck, messa a punto per fermare il replicarsi del coronavirus, va presa per cinque giorni, quattro compresse al giorno. 

L’azienda farmaceutica Merck & Co. ha reso noto che in base ai dati della interim analysis dello studio di fase 3, il farmaco molnupiravir ha ridotto il rischio di ospedalizzazione o di morte di circa il 50%: il 7,3% dei pazienti che hanno ricevuto molnupiravir sono stati infatti ospedalizzati o sono deceduti entro il 29/mo giorno, a fronte di un 14,1% per i pazienti trattati con placebo. Dopo i monitoraggi del caso, MSD vuole richiedere quanto prima un’autorizzazione all’uso per emergenza alla FDA statunitense ed ad altre agenzie regolatorie a livello mondiale. Prima di ottenere i risultati dello studio, MSD ha iniziato la produzione di molnupiravir assumendosi interamente il rischio. MSD, si legge in una nota, intende produrre 10 milioni di dosi entro la fine del 2021 e un numero maggiore di dosi sarà prodotto nel 2022.