DAILY MAGAZINE

Primo Piano

Campania/News

Turco Primaset contrattualizza il Mux con Prima Tv spa di Tarak Ben Ammar.

L’accordo tra Primaset e Prima Tv per il Mux della nuova Tv nazionale di Nicola Turco potrebbe sembrare un semplice contratto se non fosse per il fatto che l’azionista di maggioranza di Prima Tv è il finanziere Tarak Ben Ammar, sí quel Tarak Ben Ammar!
L’imprenditore e produttore cinematografico tunisino, proprietario della società di produzione e distribuzione francese Quinta Communications e che controlla quindi tra gli altri Prima TV ed anche Sportitalia, Nessma, Lux Vide e la Eagle Pictures. Che dire, Turco ha un colosso come partner.
E scusate se è poco!

Coronavirus, messaggio del governatore De Luca ai cittadini della Campania: “Uniti nella crisi, riscopriamo le cose importanti”

in Breaking news by

Uniti nella crisi, riscopriamo le cose importanti”: è l’incipit del messaggio rivolto ai cittadini della Campania dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. “In questa crisi i nostri concittadini stanno ridefinendo le gerarchie di vita, riscoprendo le cose importanti davvero: le nostre famiglie, i nostri padri, i nostri figli. Per anni ci siamo persi in stupidaggini e in un clima di aggressività e di tensione permanente. Ora stiamo capendo – termina il messaggio del governatore – che ci sono cose importanti e cose che sono insignificanti”.

Napoli, tensioni a funerale 15enne ucciso durante una rapina: cerimonie sospese per decreto

in Breaking news by

Tensioni con le forze dell’ordine questa mattina a Napoli durante il corteo funebre organizzato per Ugo Russo, il ragazzo di 15 anni ucciso mentre tentava di rapinare un carabiniere libero dal servizio. La polizia ha fermato il corteo, in seguito alle disposizioni del decreto sul coronavirus e le decisioni del cardinale di Napoli, Crescenzio Sepe, con la sospensione di tutte le cerimonie. Una bara bianca portata a spalle per le strade di Napoli: era questo l’obiettivo di parenti ed amici del 15enne. Obiettivo riuscito in parte. Dopo il divieto di celebrare il funerale del ragazzo, amici e parenti dalle prime ore del mattino sono partiti dall’abitazione del giovane e hanno trasportato il feretro per alcune centinaia di metri. Dietro i genitori, poi uno striscione con la scritta ‘Verità e giustizia per Ugo’, palloncini bianchi e magliette con il suo volto. Quando il corteo stava per imboccare la centrale via Roma si è trovato davanti un cordone di polizia che ne ha bloccato l’accesso.

Coronavirus, terza vittima in Campania: è una 84enne con patologie pregresse. Morta all’Ospedale di Nola

in Breaking news by

Una donna di 84 anni, risultata positiva al Covid19, è morta ieri sera nell’ospedale civile di Nola (Napoli), dove era stata portata dai figli in seguito a difficoltà respiratorie. Secondo quanto si è appreso, il pronto soccorso del nosocomio è stato chiuso per la sanificazione. E’ la terza vittima in Campania. La donna, residente ad Ottaviano (Napoli), pare non avesse avuto contatti con persone provenienti dalle zone del nord Italia. L’anziana aveva patologie pregresse legate al sistema respiratorio. I figli della donna, due residenti ad Ottaviano ed uno a Brusciano, sono in isolamento. Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, non appena appresa la notizia ha provveduto ad emettere ordinanze per isolare alle persone con le quali l’anziana donna è venuta in contatto.

Lasciano Parma per vacanza a Madrid, denunciati: due giovani di 20 e 25 anni hanno violato il Dpcm

in Breaking news by

I carabinieri hanno denunciato due giovani di 20 e 25 anni, provenienti da Parma, che stavano andando all’aeroporto Marconi di Bologna per prendere un aereo per Madrid, violando così l’area interessata dalle misure del dpcm per limitare il contagio da coronavirus. Durante un controllo stradale, alla richiesta di specificare il motivo per cui si trovavano fuori dalla loro provincia hanno risposto che stavano andando all’aeroporto per partire per viaggio di piacere. Entrambi sono stati denunciati.

Emergenza Coronavirus, il Tribunale di Milano rinvia di 3 mesi il processo “Ruby ter”

in Breaking news by

Rinvio di tre mesi per il processo ‘Ruby ter’ a carico di Silvio Berlusconi e di altri 28 imputati. Lo ha deciso stamani in aula la settima sezione penale di Milano sulla base dei provvedimenti anche ministeriali emanati in questi giorni per l’emergenza Coronavirus. Il processo è stato aggiornato all’8 giugno, con sospensione della prescrizione, ma è stata ‘prenotata’ anche la data del 20 aprile per verificare se ci saranno le condizioni o meno per riprendere già quel giorno.

Coronavirus, proteste nelle carceri contro lo stop ai colloqui a vista

in Breaking news by

Salerno, poi Modena, Napoli e Frosinone, ma anche Vercelli, Alessandria, Foggia. L’onda lunga del coronavirus arriva nelle carceri italiane e si trasforma in protesta, quando non in aperta rivolta. A Modena i detenuti, protestando per le misure di prevenzione per il Covid-19, si erano barricati nell’istituto della città emiliana. E scoppia una rivolta nel carcere di Foggia: alcuni detenuti riescono ad evadere venendo bloccati poco dopo all’esterno dell’istituto penitenziario dalle forze dell’ordine, hanno divelto un cancello della ‘block house’, la zona che li separa dalla strada, tanti si arrampicano sui cancelli del perimetro del carcere. Sul posto polizia, carabinieri e militari dell’esercito. Rivolta anche al carcere di San Vittore e alcuni detenuti sono saliti sul tetto della casa circondariale. Sul posto le volanti di Polizia. E sono rientrati nelle celle i detenuti del carcere di Pavia: la protesta, nata sull’onda dello stop ai colloqui ‘a vista’ per il coronavirus, riguarda lamentele su “questioni che riguardano il trattamento carcerario”. Sarà l’inchiesta della Procura a far luce sulla dinamica della sommossa.

Coronavirus, nei Tar stop alle udienze fino a 22 marzo: adottate altre misure sino al 31 maggio

in News/Primo Piano by

L’emergenza coronavirus in Italia ha portato anche il Tar a prendere delle misure. Nessuna udienza sarà celebrata, tranne quelle dedicate all’esame delle domande cautelari: da oggi al 22 marzo si ferma la giustizia amministrativa. Mentre dal 23 marzo al 31 maggio i vertici della giustizia amministrativa potranno predisporre misure organizzative “calibrate sull’evoluzione epidemiologica”, per evitare assembramenti negli uffici giudiziari. Intanto sino al 31 maggio le udienze pubbliche saranno celebrate a porte chiuse e l’obbligo del deposito di almeno una copia del ricorso in forma cartacea sarà sospeso.

“Fabris, Garbellotto e Marzari si devono dimettere dal Cda della Lega. Hanno mandato le atlete della Volalto in zona rossa”

in Breaking news by

Dichiarazione del presidente della Volalto 2.0 Caserta, Nicola Turco: “Fabris, in qualità di presidente della Lega, avrebbe dovuto fermare il campionato e bloccare tutte le gare. Garbellotto, membro del cda della Lega e Presidente del Conegliano, non ha garantito la mia società ma soltanto la sua: per questo motivo, dovrebbe dimettersi! Marzari, che ha sempre avuto una posizione ostile nei confronti di Caserta, come manifestato anche nel corso di diverse assemblee della Lega, ha pensato unicamente a salvaguardare la sua squadra, il Monza, mandando la Volalto in una zona a forte rischio contagio per il coronavirus: dovrebbe dimettersi anche lei! Qualora dovessero mettere in quarantena le mie atlete, chiederò danni personali a tutto il Cda della Lega, anche come persone fisiche. Chiederò anche a tutte le mie atlete ed allo staff tecnico di fare altrettanto, mettendo loro a disposizione i migliori Principi del Foro! Fabris, Garbellotto e Marzari hanno esposto a rischio contagio atlete e staff della Volalto, come già denunciato alla Procura competente”.

De Luca e Marino non hanno mosso un dito per salvare un’eccellenza come la Volalto

in Breaking news by

Rischio esclusione per la Volalto, unica realtà del centro-sud che milita nel campionato di A1 del Volley Femminile. Critiche per De Luca e per Marino che non hanno aiutato le atlete e la società, in un momento così difficile. Domani, rinunciando alla trasferta in quel di Bergamo, la Volalto perderà la partita a tavolino, per la seconda volta dopo quella contro il Novara, e verrà esclusa dal campionato di A1. Ecco la politica del primo cittadino di Caserta e del governatore che fanno solo fumo e, nella sostanza, non hanno difeso una eccellenza, qual è quella della Volalto. Atlete e staff, per evitare possibili contagi da coronavirus, hanno preferito evitare aerei e hotel e di non scendere in campo sul taraflex di Novara Venerdì e di Bergamo domani. Ecco i motivi per i quali la Volalto rischia di scomparire domani alle 16.00. Gli altri Sindaci e Governatori hanno difeso le loro realtà. De Luca e Marino hanno pensato e pensano solo al fumo negli occhi dei cittadini per racimolare solo consensi elettorali.

Coronavirus, Zingaretti positivo al test: “Sto bene ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni”

in Breaking news by

Nicola Zingaretti positivo al test per il Coronavirus. Anche il presidente della regione Lazio e segretario nazionale del Partito Democratico colpito dal morbo Covid 19: “I medici mi hanno detto che sono positivo al Covid19. Sto bene – ha scritto Zingaretti sui social – ma dovrò rimanere a casa per i prossimi giorni. Da qui continuerò a seguire il lavoro che c’è da fare. Coraggio a tutti e a presto!”.

Coronavirus, Marche: il vice presidente del Consiglio Regionale in auto-isolamento

in Breaking news by

Volontariamente ed in via precauzionale, il vice presidente del Consiglio regionale delle Marche Renato Claudio Minardi ha deciso di auto-isolarsi nella sua abitazione di Fano dopo aver appreso la notizia di una persona risultata positiva al tampone del coronavirus con cui ha avuto, martedì 3 marzo, un contatto seppur minimo. “Ho segnalato il caso e ho seguito per prevenzione e correttezza verso gli altri, sin da subito, le indicazioni previste dalle misure adottate dal Ministero della Salute e dalla Regione Marche” spiega in una nota. “Sto bene e non presento alcun sintomo – sottolinea – ma è assolutamente necessario seguire regole semplici di prevenzione per contenere la diffusione del contagio, al fine di tutelare la salute di ognuno”. “Coloro che sono stati in contatto con me negli ultimi giorni non dovranno sottoporsi ad alcuna misura precauzionale – conclude -. Lo dovrebbero fare volontariamente anche le altre persone che si trovano nella mia stessa situazione”.

Milano, al via la bonifica del Palazzo di Giustizia: chiuso per due giorni dopo casi di magistrati positivi

in Breaking news by

Sono iniziate le operazioni per la maxi bonifica e disinfezione dei 160mila metri quadrati del Palazzo di Giustizia di Milano, decise dalla Prefettura dopo che alcuni magistrati sono risultati positivi al Coronavirus. Un maxi intervento di sanificazione di aule, corridoi, uffici, cancellerie che andrà avanti anche domani. Il Palazzo è ‘off limits’, chiuso per due giorni a pubblico e lavoratori, e le squadre di tecnici hanno iniziato i lavori dal primo piano e andranno a salire fino al settimo. Nei prossimi giorni le stesse operazioni si estenderanno anche i nuovi uffici giudiziari di via Pace, dove da qualche anno sono state trasferite sezioni del Tribunale e della Corte d’Appello. Intanto, pm, gip e dipendenti amministrativi di turno in questo fine settimana sono stati collocati in una palazzina, sede di polizia giudiziaria, non distante dal Palazzo di Giustizia.

Coronavirus, la Giustizia si ferma fino al 31 maggio. I contagiati salgono a quota 3.916, 197 le persone decedute

in News/Primo Piano by

La giustizia si ferma per il coronavirus fino al 31 maggio. Uno stop di due mesi e mezzo, il più lungo deciso finora dal Governo. A mettere il sigillo è il decreto del ministro Alfonso Bonafede, che si sta definendo a Palazzo Chigi e che impone restrizioni a tribunali e procure in tutt’Italia. Sono 3.916 i malati per coronavirus in Italia, con un incremento di 620 persone in più rispetto a giovedì e 197 i morti, 49 in più. Il nuovo dato è stato fornito dal commissario Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile di ieri sera. Dai dati della Protezione Civile emerge che sono 2.008 i malati in Lombardia, 816 in Emilia Romagna, 454 in Veneto, 139 in Piemonte, 155 nelle Marche, 57 in Campania, 24 in Liguria, 78 in Toscana, 50 nel Lazio, 28 in Friuli Venezia Giulia, 22 in Sicilia, 15 in Puglia, 9 in Abruzzo, 10 in Trentino, 12 in Molise, 16 in Umbria, 4 in provincia di Bolzano, 4 in Calabria, 5 in Sardegna, 3 in Basilicata, e 7 in Valle d’Aosta. Le vittime sono 135 in Lombardia (37 in più di ieri), 37 in Emilia Romagna (+7), 12 in Veneto (+2), 4 nelle Marche, 4 in Piemonte (+2) 3 in Liguria e uno in Lazio e Puglia. Complessivamente sono finora 4.636 i contagiati totali dal coronavirus, comprese le vittime e le persone guarite. Quanto ai tamponi, ne sono stati eseguiti 36.359, dei quali oltre quasi 30mila in Lombardia, Emilia Romagna e Veneto. Intanto, si apprende che un poliziotto della scorta di Matteo Salvini risulta positivo al Coronavirus. Si tratta di un uomo della scorta della seconda auto, quella che accompagna la vettura del leader della Lega ed ex ministro degli Interni. Le stesse fonti precisano che Salvini si trova in ottime condizioni e che potrebbe sottoporsi al tampone qualora le autorita´ sanitarie lo richiedessero. 

Coronavirus, sale il numero di casi positivi: contagiati anche prefetto e questore di Bergamo. Bene hanno fatto le atlete della Volalto a rinunciare alla trasferta

in Breaking news by

Coronavirus, sale il numero di casi positivi nel Bresciano: rispetto a ieri, si registrano 74 nuovi casi di contagio, per un totale di 247 pazienti. Diciotto il numero dei decessi, tra città e provincia, dall’inizio dell’emergenza ad oggi. Circa la metà dei contagiati presenta sintomi lievi e viene curata direttamente a domicilio. Un altro 40% è ricoverato nei vari ospedali di città e provincia, soprattutto a Civile e Poliambulanza, mentre il 10% è grave e necessita del ricovero in terapia intensiva.

La situazione va evolvendosi di ora in ora e i dati, nel momento stesso in cui sono diffusi, sono già in parte superati, ma la fotografia resta ugualmente utile per dare un’idea del fenomeno e della sua concentrazione geografica.

Tra i casi positivi anche quelli del prefetto e del questore, rispettivamente Elisabetta Margiacchi e Maurizio Auriemma.

Una situazione da non sottovalutare affatto, come spiegato anche dagli esperti, che ha spinto le atlete della Volalto 2.0 Caserta, squadra di Volley Femminile che milita in A1, a rinunciare alla trasferta a Brescia proprio per evitare possibili casi di nuovi contagi.

Volalto, l’infettivologo Coppola: “Comprensibile la preoccupazione delle atlete”

in Breaking news by

Cominciamo con il dire che è più che comprensibile la preoccupazione delle atlete. Ciò premesso, la scienza ci dice che io ho un contatto stretto in due casi: o quando stringo la mano, oppure quando rimango per più di 15 minuti nel raggio di un metro dall’altra persona. E’ assai improbabile che, in campo, un’atleta rimanga distante 15 minuti da un’altra atleta”. Lo ha dichiarato il professor Nicola Coppola, Ordinario di Malattie Infettive all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”

Volalto, il parroco Don Valentino Picazio dalla parte delle atlete

in Breaking news by

Come mai si fanno variazioni tra le diverse discipline sportive, quando tutta Italia è attraversata dal coronavirus? Anche il Capo dello Stato, Mattarella, ha detto di essere attenti e prendere misure rigide. Anche se questo causerà difficoltà alla popolazione. In questo momento mi sembra opportuno che non si giochino queste partite. Sono vicinissimo alla squadra della Volalto. La salute pubblica viene prima degli interessi sportivi, economici e pubblicitari”. Lo ha dichiarato Don Valentino Picazio, parroco delle comunita di Casola e Pozzovetere

Volley femminile, l’onorevole Rostan: “Quello delle giocatrici della Volalto è un gesto di responsabilità. Spostare i campionati di un paio di settimane non credo infici alcuna regolarità degli stessi”

in Breaking news by

A fronte delle misure di prevenzione adottate dal Consiglio dei Ministri perché secondo Lei si è deciso di far disputare lo stesso il campionato di Volley Femminile, A1, anche se a porte chiuse nelle zone rosse? Non è un controsenso?

In un momento di estrema difficoltà come questo, con scenari mutevoli che cambiano di ora in ora, riterrei indispensabile usare la massima prudenza per la tutela della salute di tutti i cittadini, atleti compresi. La riduzione dei contatti per contenere al massimo le possibilità di contagio è un l’unica misura efficace per sconfiggere il coronavirus. In quest’ottica io ritengo che sarebbe stato meglio sospendere tutte le manifestazioni sportive in attesa del passaggio del “picco” di contagi. Ne avrebbe guadagnato in primis la salute degli sportivi e in secondo luogo lo spettacolo che lo sport ci offre con gli spalti gremiti. Giocare a porte chiuse significa perdere la bellezza, il messaggio positivo e le emozioni che il volley sa regalarci”.

Le atlete devono sostenere delle trasferte, a bordo di aerei o treni, anche alla volta delle zone cosiddette “rosse”, dove si registrano focolai di coronavirus. Non si corrono rischi, secondo Lei?

Le misure di prevenzione da adottare sono chiare. A partire dal rispetto delle distanze di sicurezza tra persone e dal suggerimento di evitare, se non assolutamente indispensabile, gli spostamenti con treni, aerei, bus e ogni mezzo che renda difficoltoso il rispetto di tale distanza. Cosa peraltro che risulta difficile osservare anche in campo, specie sotto rete o negli spogliatoi. Non credo ci siano rischi imminenti ma se l’idea di base è quella di limitare i contatti se non indispensabili, proseguirei nel rispetto di questa tesi. Spostare i campionati di un paio di settimane non credo infici alcuna regolarità degli stessi”.

Le atlete, che dormiranno anche in alberghi posizionati nelle cosiddette zone “rosse”, pur in assenza di sintomi evidenti, al loro rientro dovrebbero essere poi sottoposte al test, secondo normativa, affollando ancor di più le strutture ospedaliere e aumentando il rischio di contagio?

Recarsi nelle zone rosse del contagio andrebbe evitato sempre. Almeno fino a quando non riusciamo ad avere un quadro più preciso su tempi e modi di diffusione del virus. Perciò ribadisco che, in questo caso, sarebbe stato meglio rinviare in attesa del picco epidemico.

Hanno fatto bene le atlete ed il Club della Volalto ad indirizzare una lettera alla Lega nella quale chiedono di rinviare le gare nella zona rossa per rischio elevato di contagio?

Il Presidente Sergio Mattarella ha giustamente fatto un appello alla nazione invitando tutti alla responsabilità in questo momento così difficile per il Paese. Credo che la nota sottoscritta dalle giocatrici del team casertano sia un atto che va in questa direzione. Non è con l’ansia e la paura che sconfiggeremo il coronavirus ma con la responsabilità”.

Coronavirus, primo positivo in Vaticano: sospesi tutti i servizi ambulatoriali

in News/Primo Piano by

Questa mattina sono stati temporaneamente sospesi tutti i servizi ambulatoriali della Direzione Sanità e Igiene dello Stato della Città del Vaticano per poter sanificare gli ambienti a seguito di una positività al Covid-19 riscontrata ieri in un paziente. Rimane però in funzione il presidio di Pronto Soccorso. La Direzione Sanità e Igiene sta provvedendo ad informare le competenti autorità italiane e nel frattempo sono stati avviati i protocolli sanitari previsti”. Lo riferisce il direttore della sala stampa vaticana Matteo Bruni.

“Commenti negativi sulla foto…”, le precisazioni della Imoco Volley Srl

in Breaking news by

Dallo studio legale Moretti e Bortoluzzi riceviamo e pubblichiamo:

Oggetto: articolo “Commenti negativi sulla foto del Conegliano. La verità è che atlete e staff hanno paura ma le società impongono di proseguire” pubblicato il 5 marzo 2020 nel sito internet Notix.it.

Scrivo la presente in nome e per conto della Imoco Volley S.r.l. Società Sportiva Dilettantistica, con sede in San Vendemiano, via Longhena, numero 1.

Mi riferisco all’articolo pubblicato oggi sul sito Notix.it – Quotidiano Nazionale Online, avente ad oggetto “Commenti negativi sulla foto del Conegliano. La verità è che atlete e staff hanno paura ma le società impongono di proseguire” e riferibile genericamente alla Redazione del medesimo sito, non riportando la firma di alcun giornalista.

In tale articolo, il cui titolo già muove pesantissime accuse alla società da me rappresentata, la Vostra redazione ha pubblicato una foto della squadra femminile Imoco Volley e dello staff tecnico, scattata ieri all’esito della partita di Champions League tenutasi a Stoccarda, e che ritrae giocatrici e staff intenti a riparare con la mano la bocca.

Con tale posa, l’intenzione della squadra e dello staff era quella di rassicurare il pubblico, circa la necessità di adottare quelle misure di prevenzione per evitare la diffusione del contagio da coronavirus che tutti noi in questo periodo siamo chiamati ad adottare. Il tutto, però, anche cercando di smorzare gli allarmismi e le preoccupazioni che, in questi giorni, purtroppo, accompagnano il vivere quotidiano di larga parte della nostra popolazione.

Né la squadra né lo staff tecnico hanno mai inteso palesare con tale scatto le asserite paure o i presunti costringimenti di cui invece l’estensore dell’articolo è andato parlando. E in tal senso è stata da più parti correttamente commentata ed interpretata la citata immagine.

Di contro, la Vostra redazione, strumentalizzando l’immagine rappresentata nello scatto di cui sopra, ha invece operato una unilaterale quanto arbitraria interpretazione della stessa, sollevando inaccettabili insinuazioni e pesantissime accuse che ledono gravemente e pesantemente il prestigio e l’immagine della società da me rappresentata.

L’aver affermato che le atlete sono “vittime di un sistema vergognoso” e che “le società obbligano le atlete” a giocare “senza alcuna tutela”, così come l’aver insinuato che “dietro” la squadra ci sarebbero “società di gioco con 1200 dipendenti” che attualmente risulterebbero “in crisi” e che rischierebbero il “default” se la squadra si ferma, sono affermazioni che non corrispondono al vero, né al reale sentire della squadra, e che gettano gravissimo discredito sulla mia Cliente.

Con la presente, pertanto, ferme e riservate tutte le iniziative a tutela dei diritti ed interessi della mia Assistita, Vi invito e diffido a rimuovere immediatamente l’articolo di cui sopra, provvedendo anche alla pubblicazione di un articolo a rettifica avente medesimo, che chiaramente specifichi che quanto contenuto nell’articolo oggi pubblicato non è il frutto delle dichiarazioni delle atlete o dello staff ma esclusivamente una arbitraria interpretazione di un Vostro redattore non accompagnata da un’adeguata verifica dei fatti e da un diretto riscontro della reale posizione dei soggetti interessati.

Avvocato Paola Moretti

Volley Femminile, l’appello dell’onorevole Paolo Russo (FI): “Fermiamo tutto per i prossimi 15 giorni, ne riparleremo quando avremo le idee più chiare. Avere un’atleta contagiata di coronavirus credo non giova all’immagine dello sport”

in Breaking news by

Scuole e Atenei chiusi, sospesi i viaggi d’istruzione o le iniziative di gemellaggio, limitazioni per gli accessi alle strutture sanitarie ed ospedaliere, sospesi meeting, congressi, riunioni, eventi sociali ed altre manifestazioni di qualsiasi natura che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Queste sono solo alcune delle misure adottate nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri recante “misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica”. A fronte dell’adozione di queste misure, onorevole Russo (Paolo, ndr, esponente di Forza Italia), perché secondo Lei si è deciso di far disputare lo stesso il campionato di Volley Femminile, A1, anche se a porte chiuse? Non è un controsenso?

Assolutamente sì, è un controsenso. Per quanto concerne le attività sportive sarebbe stato utile ridurre al minimo i rischi che corrono anche gli atleti. Avrei piuttosto utilizzato un criterio più restrittivo. Per essere più espliciti: il principio di prudenza e di precauzione che è stato adottato per le scuole (chiusura fino al 15 marzo, ndr) lo avrei utilizzato come metro anche per le attività sportive. E’ a tutti evidente che, giocando a porte chiuse, si perde un pezzo di spettacolarità e quale migliore occasione per rinviare il tutto a quando le condizioni consentiranno a tutti di essere più sereni”.

Le atlete devono sostenere delle trasferte, a bordo di aerei o treni, anche alla volta delle zone cosiddette “rosse”, dove si registrano focolai di coronavirus. Non si corrono rischi, secondo Lei? Glielo chiedo anche nella sua qualità di medico

Sul piano del principio, i rischi sono relativamente bassi. Ma mi domando: perché correrli? A maggior ragione se si tiene conto di un dato: ovvero che i vettori (aerei e treni, ndr) rappresentano un naturale focolaio di spandimento di virus. La verità è che siamo di fronte ad una prudenza straordinaria sul fronte delle scuole e ad un lassismo e ad un’assenza di prudenza nei confronti degli atleti, specialmente nel settore del volley femminile. Credo che non giovi a nessuno, nemmeno all’immagine dello sport, avere un atleta contagiato di coronavirus”.

Pur giocando a porte chiuse, come si fa a garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, allorquando le atlete in campo devono fare muro? E poi anche negli spogliatoi le atlete hanno contatto tra di loro, come si fa a garantire la loro sicurezza?

Se viene suggerito a palestre e piscine di fermare le attività, proprio in ragione dei contatti, mi domando: perché non adottare lo stesso metro di misura per tutte le discipline sportive? In campo, sul taraflex, il contatto c’è: c’è nei muri, c’è nelle schiacciate. Ho la sensazione che si voglia correre – e far correre – un rischio inutile”

Le atlete, che dormiranno anche in alberghi posizionati nelle cosiddette zone “rosse”, pur in assenza di sintomi evidenti, al loro rientro dovrebbero essere poi sottoposte al test, secondo normativa, affollando ancor di più le strutture ospedaliere e aumentando il rischio di contagio

Stiamo provando a mettere in campo norme che rendano la vita sociale frenata ma, al tempo stesso, semplice. Mi pare, questa, un’inutile complicazione. Noto un accanimento nel pretendere che si giochi. E mi domando: ma a vantaggio di chi?, o di che cosa? Se chiudiamo le scuole che sono un servizio essenziale, con evidenti disagi alle famiglie, e se poniamo in essere una serie di sforzi orientati ad evitare il minimo rischio, perché non viene rinviata un’attività rinviabile”.

Perché non fermare il campionato e attendere che il picco epidemico sia superato?

Una domanda, la Sua, che ha in sé la risposta. Io suggerirei prudenza. Molta prudenza, la stessa prudenza che è stata adottata in altri settori. Suggerirei anche a questo campionato di utilizzare i prossimi 15 giorni come una sorta di riflessione. Verifichiamo cosa accade e poi avremo tutti le idee più chiare sul da farsi. Inutile esporre atleti, atlete e staff tecnici a rischi”.

Go to Top