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Omicidio Vassallo, inchiesta chiusa per 8 indagati: verso il processo Cagnazzo, Cioffi & co.

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POLLICA – La Procura di Salerno ha chiuso le indagini sull’omicidio del sindaco pescatore di Pollica-Acciaroli, Angelo Vassallo, che vede coinvolti a vario titolo otto persone.

Tra gli indagati il colonnello dei carabinieri Fabio Cagnazzo, che si trova detenuto nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere, l’ex carabiniere Lazzaro Cioffi, l’imprenditore Giuseppe Cipriano e l’ex collaboratore di giustizia Romolo Ridosso

Oltre a questi quattro indagati l’avviso di conclusione è stato notificato anche agli imprenditori Giovanni, Domenico Palladino e Federico Palladino, e a Giovanni Cafiero.

Per gli inquirenti Vassallo sarebbe stato assassinato proprio perché determinato a denunciare il traffico di droga che nel 2010 stava prendendo piede nel comune di cui era primo cittadino. A firmare gli avvisi di conclusione indagine, preludio alla richiesta di rinvio a giudizio, sono stati i sostituiti procuratori di Salerno Elena Guarino e Maria Mafalda Cioncada, coordinati dal procuratore aggiunto Luigi Alberto Cannavale e il procuratore Giuseppe Borrelli. Il colonnello Cagnazzo è difeso dall’avvocato Ilaria Criscuolo, Giuseppe Cipriano dall’avvocato Giovanni Annunziata e Lazzaro Cioffi dall’avvocato Giuseppe Stellato.

Angelo Vassallo fu ammazzato con nove colpi di pistola calibro 9, sparati a bruciapelo. Il “sindaco pescatore”, come tutti lo chiamavano perché prima di essere primo cittadino del comune di Pollica per tre mandati – dal 1995 al 1999, dal 1999 al 2004 e dal 2005 al 2010 – era stato proprio un pescatore e nel 2010 era stato rieletto per il quarto mandato.

Esponente del Pd, in passato era stato anche consigliere provinciale a Salerno. Oltre alla carica di sindaco ricopriva anche quella di presidente della Comunità del Parco, organo consultivo e propositivo dell’Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, composto da 80 comuni del Cilento e del Vallo di Diano e da otto Comunità montane. Era stato presidente della Comunità Montana Alento Monte Stella e presidente delle ‘Città Slow’ nel mondo.
La sua Pollica l’aveva trasformata. Nel 2009 si fece promotore della proposta di inclusione della dieta mediterranea tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità; proposta che fu accolta dall’Unesco il 16 novembre 2010, a Nairobi.
Vassallo ha poi fondato anche il “Centro studi per la Dieta Mediterranea”.
Su tutto era noto per il suo passato di pescatore e per l’amore per il mare e la terra, che nella sua attività di amministratore lo aveva sempre guidato. Ambientalista, amato dai suoi concittadini, viene ricordato anche per le sue ordinanze singolari. Nel gennaio 2010 ne firmò una che prevedeva una multa fino a mille euro per chi veniva sorpreso a gettare a terra cenere e mozziconi di sigarette.

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