Omicidio nella sala slot, domani l’autopsia sul corpo di Davide. Caccia ai complici del 17enne

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CESA/SUCCIVO – Sarà eseguita domani, 16 aprile, l’autopsia sul corpo di Davide Carbisiero, il 19enne ritrovato cadavere domenica mattina nella sala slot di un bar di via Atellana, di Cesa.

E’ ancora da ricostruire il contesto in cui è maturato l’omicidio del giovane, ucciso con un colpo di pistola alla giugulare esploso da un 17enne del posto, fermato ai carabinieri su disposizione della Procura per i minorenni di Napoli.
Il 17enne, che si è costituito ai carabinieri, sapendo di essere ricercato, ha ammesso di avere sparato, ma gli inquirenti – i carabinieri del Gruppo di Aversa, coordinati dalla Procura della Repubblica per i Minori di Napoli – mantengono il riserbo più stretto perché continuano ad indagare alla ricerca di eventuali complici del ragazzo e per definire il quadro che fa da sfondo al delitto.
Dopo il fatto, i carabinieri hanno ritrovato anche l’arma del delitto, una calibro 8.

Allo stato si ipotizza una lite tra giovani, che peraltro si conoscevano, e resta ancora in piedi la pista dello spaccio, anche se perde peso il regolamento di conti come quelli che avvengono tra le organizzazioni criminali. Di certo, né la vittima né l’omicida sono legati – anche tramite parentele – a clan di camorra, tanto che il sostituto della Dda di Napoli Vincenzo Ranieri, intervenuto sul posto per verificare un eventuale coinvolgimento dei clan locali, non ha poi partecipato all’interrogatorio del 17enne.

Il 17enne fermato, figlio di genitori separati, è uno studente e frequenta un istituto superiore; il contesto familiare non è in alcun modo legato alla criminalità locale, men che mai organizzata. E anche il 19enne veniva da una famiglia senza problemi di questo tipo.
Sull’episodio si è anche espresso il sindaco di Cesa, Enzo Guida, secondo cui “perdere la vita a 19 anni resta sempre un fatto inspiegabile, qualsiasi siano le circostanze in cui avviene un simile fatto. E quel che sconcerta è la facilità con cui dei minori abbiano la disponibilità di armi”. (Nella foto Davide Carbisiero)