Omicidio Compagnone, traiettoria del colpo incompatibile con il fattore accidentale

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RIARDO – Le conclusioni a cui sono giunti i consulenti balistici nominati dalla Procura non coincidono con la versione dei fatti fornita dall’imputato Ciprian Vicol, accusato dell’omicidio di Francesca Compagnone, uccisa il 26 ottobre del 2022.

I consulenti Baiano e Sangermano sono stati escussi questa mattina dai pubblici ministeri Nicola Camerlingo e Gionata Fiore nel corso del processo che si celebra davanti alla corte di assise di Santa Maria Capua Vetere, presieduta da Marcella Suma. Secondo i due esperti di balistica, il colpo che uccise Francesca ha avuto una traiettoria parallela, dritta, come se il fucile venisse imbracciato dall’imputato. La dinamica avuta dal proiettile non può essere compatibile con la teoria del colpo accidentale. L’istruttoria dibattimentale riprende il prossimo 12 giugno con il prosieguo dell’esame dei consulenti da parre dei pm e del legale di parte civile, l’avvocato Vincenzo Cortellessa, oltre che per il controesame del difensore, l’avvocato Ferdinando Trasacco.

gmm