CESA – Si svolgerà domani mattina l’udienza di convalida del fermo per il 17enne accusato di aver ucciso Davide Carbisiero in una sala slot di Cesa, con un colpo di pistola alla giugulare. Il movente, ancora ignoto, potrebbe essere chiarito domani mattina dall’indagato davanti al gip del tribunale dei Minori.
Il 17enne, uno studente che frequenta un istituto superiore, si è costituito dai carabinieri perché sapeva di essere ricercato e ha ammesso di aver sparato, determinanti sono state le immagini di videosorveglianza analizzate dagli inquirenti. Il minorenne ha ammesso di aver sparato, ma le indagini proseguono per ricostruire il contesto in cui il delitto è maturato.
Sembra escluso il coinvolgimento con clan di camorra, tanto che il sostituto della Dda di Napoli Vincenzo Ranieri, intervenuto sul luogo dell’omicidio, non ha poi partecipato all’interrogatorio del 17enne, sentito alla presenza del sostituto della Procura per i minori; non sono emersi infatti elementi per collegare il delitto al papà della fidanzata di Carbisiero, coinvolto nel recente passato nello spaccio di stupefacenti nella zona.