NAPOLI – Non ci si abitua alla terra che trema, a quella sensazione di vuoto, pericolo e impotenza che scaturisce da un terremoto, violento o meno che sia. I residenti delle aree vesuviane e dei Campi Flegrei, però, sono costretti ogni giorno a convivere con uno sciame sismico che non si arresta.
Ancora una volta, ieri sera, alle 23.18 una scossa di terremoto è stata rilevata ad una profondità stimata di 2 chilometri, con magnitudo 2.6 della scala Richter e con epicentro tra la periferia Ovest di Napoli e Pozzuoli. La scossa è stata avvertita nell’area occidentale di Napoli (Bagnoli, Fuorigrotta, Posillipo e Agnano).
Questa mattina, invece, altre due scosse, una di magnitudo 2.5 e una di magnitudo 2.2, sono state registrate a Striano e a San Giuseppe Vesuviano, alle 6.40 e alle 8.50.