Napoli, la messa in latino a Chiaia bloccata prima della pandemia: i fedeli chiedono delucidazioni a Mons. Battaglia

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Si continua a disquisire sulle celebrazioni della Messa in latino a Napoli che sembra sarà vietata dal nuovo Arcivescovo partenopeo, Mons. Battaglia.

Una delle Messe in latino, che si svolgeva mensilmente da sei anni in una chiesa del quartiere Chiaia, con autorizzazione del Cardinale Sepe, è stata bloccata per l’ indisponibilità del rettore della chiesa e per le limitazioni imposte dalla pandemia Covid-19. Il segretario dell’ Arcivescovo Battaglia, don Antonio Macolino, però, minimizza e smentisce l’ intenzione di un divieto, in attesa di chiarimenti. Come scrive l’Ansa, il Motu Proprio di Papa Francesco “Traditionis Custodes”, del 16 luglio scorso ha introdotto limitazioni alla celebrazione della Messa con il Messale del 1962, approvato da Giovanni Paolo II ed incentivato da Benedetto XVI con il Motu Proprio “Summorum Pontificum” del 2007, ma non vieta la celebrazione di questo rito ai sacerdoti, ne’ impedisce ai gruppi di fedeli già esistenti di proseguire questa forma di spiritualità.