NAPOLI – Le notti insonni trascorse dai residenti di via Cisterna dell’Olio sono diventate un supplizio ed hanno spinto gli abitanti della zona a chiamare in giudizio il Comune di Napoli colpevole “di privilegiare l’interesse dei gestori dei locali alla salute pubblica”.
I locali indicati dai quali ogni notte provengono urla, schiamazzi e musica a tutto volume, come indicato nella denuncia, sono concentrati in pochi metri e non avendo posti a sedere al chiuso servono i loro clienti assiepati all’esterno.
“Ieri – ha raccontato un residente all’Ansa – nonostante il freddo decine di clienti hanno sostato fino a tarda notte sotto le nostre finestre e col bel tempo le cose andranno peggio”.
“Il livello di inquinamento sonoro è già stato riscontrato da dai rilievi d un CTU ( consulente tecnico d’ufficio) che hanno dimostrato che di notte, anche all’interno delle abitazioni e con gli infissi chiusi i decibel superano ampiamente le soglie di guardia ma ora il Comune – rende noto – anzichè prodigarsi per risolvere il problema ha chiesto di rifare i rilievi”.
“Una perdita di tempo e di risorse – si lamenta uno dei residenti – che prolungherà ancor di più il nostro disagio”.