Muore dopo interventi per occlusione intestinale, 17 indagati al Moscati. Disposta l’autopsia

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AVELLINO – Ricoverato lo scorso 20 maggio e deceduto l’undici giugno all’ospedale san Giuseppe Moscati di Avellino dopo essere stato sottoposto nello stesso periodo a più interventi per un’occlusione intestinale.

La Procura della Repubblica del capoluogo irpino ha aperto un fascicolo di indagine per accertare se vi sono state negligenze da parte del personale medico del Moscati. Le indagini, condotte dai carabinieri del comando provinciale, sono nate in seguito della querela dei familiari della vittima, rappresentati dagli avvocati Stefania Nubile e Federica Lazzaro. L’ipotesi di reato per cui procede la Procura di Avellino è quella di omicidio colposo e responsabilità colposa per morte o lesioni personali in ambito sanitario. Per garantire il diritto alla difesa di tutti i medici e il personale impegnati nelle varie fasi del ricovero del paziente deceduto, il sostituto procuratore che conduce le indagini Cecilia De Angelis, ha iscritto 17 persone, personale medico impegnato nella gestione clinica del paziente e nei vari interventi, per procedere con un accertamento irripetibile fondamentale, l’esame autoptico. Si tratta evidentemente di personale sanitario che si è occupato tra maggio e giugno del paziente e non solo per gli interventi chirurgici. Il pm ha conferito infatti ad un collegio di consulenti l’accertamento, i cui esiti saranno depositati entro sessanta giorni.