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Maxi sequestro nel Napoletano: corruzione e compravendita di voti

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Sequestro di ingenti somme di denaro dei carabinieri a Napoli, Torre del Greco e Portici, nei confronti di tre soggetti accusati di riciclaggio, turbativa d’asta, corruzione e compravendita di voti elettorali.

I carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione al decreto di sequestro preventivo emesso dal G.I.P. del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura, a carico di 3 persone, gravemente indiziate, a vario titolo, di “fraudolento trasferimento di valori” e “riciclaggio”.

L’indagine, condotta dal Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna e diretta dalla Procura di Napoli, trae origine dal rinvenimento, nel mese di agosto di una cospicua somma di denaro contante presso l’abitazione di uno degli indagati, a seguito di perquisizione eseguita d’iniziativa dalla polizia giudiziaria.

Sulla scorta delle indagini in itinere, è stato accertato che la somma in questione, circa 350mila euro, era custodita da uno degli indagati per conto degli altri due, al fine di eludere le disposizioni in materia di misure di prevenzione patrimoniale, nonché di favorire il reimpiego di denaro provento delle attività delittuose, tra le quali associazione per delinquere finalizzata a plurime ipotesi di turbative d’asta, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, corruzione, concussione consumata, associazione a delinquere finalizzata alla compravendita di voti elettorali, attribuite, a vario titolo, a due dei destinatari del provvedimento di sequestro.

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