Il direttore del Mann Paolo Giulierini ha voluto ricordare Diego Armando Maradona in un’intervista concessa ai colleghi di Repubblica.
PENSIERO SU MARADONA – “È un artista sublime del pallone, la massima proiezione del calcio. Sapevo che non stava bene, ma la notizia del decesso mi ha lacerato. Bisogna vivere a Napoli per capire certi meccanismi, il rapporto tra Diego e la città era speciale, l’ho avvertito anche io. Come direttore sono stato raggiunto da affetto e gratitudine, per Maradona era tutto decuplicato: è un legame che non esiste in altre città d’Italia; ricordo un suo gol con la punizione perfetta nel 1985. Giusto intitolargli lo stadio”.
MOSTRE AL MANN – “Il museo ha sempre raccontato gli eroi del mito, Diego ne fa parte a pieno titolo. Guardate cosa è avvenuto ai suoi funerali, sono comportamenti simili a quanto avvenuto nel passato, per esempio con Alessandro Magno. Ecco, con le dovute proporzioni, l’idea di ospitare nelle nostre sale le storie di nuovi eroi è perfettamente compatibile con la missione del museo. Un altro esempio sono le ovazioni e l’estasi del pubblico per i gladiatori. Ricordano molto quelle attuali, negli stadi di calcio. Maradona è stato un campione di prim’ordine ed un figlio di Napoli, ci sarà un omaggio”.