L’INTERVISTA / Il Procuratore Gratteri ospite di PrimaSet 149: “Ai posti di comando ci sono troppe persone che non sono mai state in prima linea”

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“C’è gente che nella vita non è mai stata in prima linea e si trova in posti di responsabilità, è ovvio che poi non deciderà, che non sa decidere, che ha paura di decidere”.

Nicola Gratteri, procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, ospite de “L’Intervista” la trasmissione di Primaset 149 dedicata alle problematiche del mondo della giustizia (e non solo), al solito non usa giri di parole. “I problemi – dice – vanno affrontati con la giusta preparazione, la necessaria formazione, la conoscenza dei fenomeni”.

Risponde a tutto campo alla raffica di domande che pone l’intervistatrice, Maria Rosaria Iodice: dall’accordo con il Brasile, all’uso della tecnologia, dalla droga al modello Caivano, dalle critiche al governo alle cose buone che pure il governo ha fatto, dalle intercettazioni, alle carceri, all’abuso d’ufficio.

Ecco, proprio su questi tre punti non le manda a dire e, soprattutto, propone. “L’abolizione dell’abuso d’ufficio è stato un errore molto grave. Per il magistrato impegnato nel fare emergere i fenomeni di corruzione, utilizzare l’abuso d’ufficio rappresentava la possibilità di mettere un primo piede nella Pubblica amministrazione”.

Nelle carceri, che sono diventate un inferno, arriva droga, arrivano telefonini con i droni, incalza l’intervistatrice. “Non capisco – risponde il procuratore – perché finora è mancata la volontà di costruirne di nuove, di ristrutturare le vecchie, a cominciare da quelle più a rischio. Non capisco perché si sprechino tanti soldi in cose spesso futili e non si acquistino invece Jammer per impedire alle onde sonore di propagarsi”. E poi, sulle intercettazioni sbotta: ma come si possono fare indagini senza intercettazioni, in 45 giorni si può fare davvero poco”.

Nicola Gratteri è nato il 22 luglio del 1958, a Gerace (Reggio Calabria), nella Locride, in una famiglia poco abbiente di cui è il terzo di cinque figli; suo padre era un camionista, mentre la madre era casalinga. Dopo aver conseguito la maturità presso il Liceo Scientifico “Zeleuco” di Locri, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza all’Università di Catania. Si laurea in quattro anni e due mesi. Nel 1983, appena venticinquenne, entra in magistratura, dove si distingue da subito per coraggiose inchieste di mafia, fino a diventare praticamente un “mito”, un esempio, soprattutto per i giovani magistrati. Dal 13 settembre 2023 è Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli.

La trasmissione “L’Intervista” andrà in onda su PrimaSet 149 mercoledì 28 alle ore 22 e in replica nei giorni successivi alle ore 7, 17 e 22.

Nella foto, il procuratore Nicola Gratteri nella redazione di Notix.it con il direttore Antonio Arricale.