L’arcivescovo Battaglia: “Papa Leone, Napoli ti abbraccia e il Sud ti accompagna”

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NAPOLI – A meno di 24 ore dall’elezione del nuovo Papa Leone XIV, il cardinale e arcivescovo di Napoli Domenico Battaglia ha accolto con entusiasmo la nomina a Sommo Pontefice di Robert Francis Prevost e gli ha dato il benvenuto anche a nome della città di Napoli.

 “Chiesa di Napoli, città di Napoli, Sud che parla al mondo: raccontiamo al Signore la nostra gratitudine e rinnoviamo il nostro impegno a camminare insieme, con coraggio, come sorelle e fratelli innamorati del Vangelo. Facciamo sentire al nostro Papa tutto l’affetto, la preghiera, la vicinanza del nostro popolo. Diciamogli che siamo con lui, come figli attorno a un padre, come amici attorno a un pastore, come poveri che custodiscono un sogno grande: la Pace. Siamo con te, Papa Leone, uomo di Vangelo e di Pace. Napoli ti abbraccia. Il Sud ti accompagna. Che Maria, Regina della Pace, ti custodisca e ti protegga!”.

II cardinale ha parlato anche della sua prima esperienza in Conclave “Oggi il nostro cuore è colmo di gratitudine: abbiamo un nuovo Papa, Leone XIV. E sento il desiderio profondo di condividere con tutti voi la gioia, la speranza e la grazia che abbiamo vissuto in questi giorni a Roma. Il Conclave non è stato solo un tempo di elezione, ma un’esperienza di Chiesa viva, fatta di preghiera, ascolto, fraternità sincera tra noi cardinali. In quei giorni intensi, nel cuore silenzioso della Cappella Sistina, ho custodito nel mio cuore il volto e la voce della nostra Napoli, ma non solo: tutto il Sud, quello d’Italia e quello del mondo, quella parte dell’umanità spesso scartata e dimenticata che continua però a generare speranza, a custodire fede, a invocare pace”.
 

“Ho custodito nella preghiera le attese e i sogni della nostra gente, le speranze dei giovani, le ferite di chi soffre, le fatiche dei nostri preti, il servizio instancabile delle religiose, la dedizione silenziosa e quotidiana di tanti uomini e donne che costruiscono il bene anche nel buio, la sete di pace che abita il cuore del nostro popolo e che attraversa il mondo intero. E poi, fuori – aggiunge – quella piazza gremita: una marea di volti, una folla che, anche solo con la sua presenza, gridava al mondo che la Chiesa è viva, e desidera camminare insieme, come popolo, sotto la guida di Pietro, di un pastore secondo il cuore di Dio”.