ROMA – Antonio Arricale – Il futuro sostenibile della chimica passa per la provincia di Caserta.
Sarà, infatti, Seri Industrial Spa – l’azienda che fa capo al sindaco di Piedimonte Matese, Vittorio Civitillo – il partner che il Ministero delle imprese e del Made in Italy ha deciso di affiancare a Eni per la trasformazione produttiva ed il rilancio di Versalis a Brindisi.
Il protocollo d’intesa è stato siglato lunedì scorso (10 marzo) a Palazzo Piacentini, a Roma, dal ministro Adolfo Urso, i rappresentanti delle aziende coinvolte e dai rappresentanti delle sigle sindacali del settore. Il documento, tuttavia, non è stato firmato dalla Cgil che si è riservata di analizzare il testo e, magari, farlo successivamente. E così anche la Regione Puglia. Peraltro, quella del sindacato di Landini non è l’unica voce che invita alla prudenza rispetto al progetto del Mimit e dell’azienda pubblica.
Ad ogni modo, entrando nel concreto, il piano prevede, da un lato, la ristrutturazione della chimica di base, con la fermata degli impianti di cracking e, dall’altro, lo sviluppo delle nuove piattaforme sostenibili della chimica circolare, bio e specializzata. A Brindisi sorgerà una gigafactory di accumuli stazionari sviluppato in collaborazione, appunto, con Seri Industrial SpA, l’azienda della famiglia Civitillo attiva in questo settore anche a Teverola.
Secondo il protocollo il piano complessivo prevede oltre 2 miliardi di investimento di cui, per il progetto specifico di Brindisi, oltre 700 milioni di euro.
Raggiante il ministro Urso: “Raggiunta una tappa fondamentale verso un futuro sostenibile per il settore chimico” ha commentato. “Non ci siamo arresi di fronte alle difficoltà, ma abbiamo scelto di guardare al futuro, trasformando una crisi in un’opportunità straordinaria per rilanciare la chimica, rendendola un settore competitivo e protagonista della transizione green”.
Prudente, intanto – si è detto – l’atteggiamento della Cgil, che si fa carico, evidentemente, di forti perplessità che a Brindisi, una delle capitali italiane della chimica di base insieme con Marghera, Priolo e Ragusa, comunque circolano. Scrive, infatti, l’ingegnere Luigi Litti, esperienza trentennale nell’industria petrolifera ed energetica, oltre che animatore dell’omonimo blog: “La governance di Seri Industrial spa è fortemente concentrata in ambito familiare: nel cda siedono i tre fratelli Civitillo, con incarichi apicali tra società madre e controllate. Inoltre, Vittorio Civitillo è stato in passato coinvolto in vicende giudiziarie, a vario titolo. Anche in assenza di condanne definitive, la trasparenza è imprescindibile per chi partecipa a progetti industriali di interesse pubblico”.
Nella foto, l’imprenditore Vittorio Civitillo con la fascia da sindaco; a destra: la presentazione del protocollo d’intesa ai rappresentanti dei sindacati