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Indagini della Polizia di Stato di Asti per una violenza sessuale

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Nelle scorse settimane, personale della Polizia di Stato – 2^Sezione della Squadra Mobile di Asti, in esecuzione di un’ordinanza di applicazione delle misure cautelari della custodia in carcere e degli arresti domiciliari, disposta dal GIP del Tribunale di Asti, su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, ha tratto in arresto V.J. classe 01’ e S.K. classe 01’, entrambi di etnia sinti, in quanto, il primo, gravemente indiziato di aver compiuto una violenza sessuale e lesioni aggravate a danno di una donna, mentre il secondo per il reato di favoreggiamento personale e per aver reso false informazioni al Pubblico Ministero.

Le indagini avevano avuto inizio nel mese di agosto del 2020, quando una volante della Polizia era intervenuta nelle prime ore della mattina per la segnalazione, giunta al numero di emergenza, circa la presenza di un’abbondante pozza di sangue nell’androne di un palazzo. Seguendo le tracce di sangue gli Agenti individuavano una donna molto scossa all’interno di un appartamento che, ancora dolorante, riferiva di essere stata violentata. Immediatamente veniva attivato il 118, ed una volta giunta in ospedale, viste le profonde lacerazioni, la donna veniva sottoposta ad intervento chirurgico.

Sin dai primi momenti interveniva sul posto personale della Squadra Mobile, unitamente agli Agenti della Polizia Scientifica, e sotto il coordinamento della Procura della Repubblica di Asti avevano inizio le prime attività d’indagine.

L’evolversi dell’attività investigativa, durante le varie fasi dell’indagine, ha evidenziato una serie di depistaggi particolarmente difficili da penetrare, ma ciononostante, la bontà degli elementi investigativi raccolti dagli investigatori, consentivano di acquisire numerosi ed importanti fonti di prova. Oltre alle tradizionali indagini venivano avviate anche attività di natura tecnica, nonché, messe in campo indagini di natura scientifica, raccogliendo materiali biologici che, grazie all’estrazione del DNA, hanno corroborato tutti gli altri elementi raccolti a carico dell’indiziato V.J.. Quest’ultimo, grazie a tutti gli accertamenti svolti, viene ritenuto gravemente indiziato di aver compiuto ai danni della citata donna, al termine di una festa, una violenza sessuale, compiuta mediante l’uso di un oggetto tagliente, che causava alla stessa lesioni alle parti intime.

I due venivano rintracciati da personale della Squadra Mobile e, dopo la redazione degli atti di rito, i predetti venivano associati rispettivamente, V.J. presso la Casa Circondariale di Torino, mentre S.K. agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ha emesso l’ordinanza cautelare.

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