NAPOLI – Vittima innocente in un agguato di camorra nel luglio 2022, Antimo Imperatore fu ucciso mentre montava una zanzariere a casa di Carlo Esposito, obiettivo dei killer. Oggi la Corte di Assise di Appello di Napoli (quarta sezione, presieduta da Loredana Acierno) ha condannato a 19 anni di reclusione per quel duplice omicidio, Antonio Pipolo, 39enne ritenuto legato al clan De Micco in primo grado condannato a 26 anni.
In quella sede la Corte di Assise di Napoli non riconobbe l’aggravante mafiosa e neppure le attenuanti previste per i collaboratori di giustizia. Al processo tra le parti civili l’avvocato Alessandro Motta, legale della famiglia Imperatore, l’avvocato Gianmario Siani per la fondazione Polis e l’avvocato Marco Buzzo per il Comune di Napoli. Il sicario sparò prima a Imperatore e poi a Esposito ritenuto legato al clan De Martino.
“Giustizia è fatta, – ha detto Motta – finalmente possiamo dire che Antimo Imperatore è una vittima innocente della camorra. I familiari della vittima hanno espresso massima soddisfazione: nessuno restituirà Antimo al loro affetto ma almeno è stato evidenziato che quest’ uomo è morto innocentemente facendo il proprio lavoro per amore della sua famiglia e che una mano camorristica assassina lo ha strappato al loro affetto”. Dello stesso tenore le dichiarazioni rese dall’ avvocato Gianmario Siani e Concetta Chiricone (legale di una figlia della vittima): “Abbiamo sempre sostenuto che Antimo era una vittima innocente della criminalità”.