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Il Comune di Napoli chiede alla Regione i dati relativi alle singole realtà scolastiche sul territorio

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Il preoccupante aumento dei contagi nelle scuole del napoletano ha portato il Comune di Napoli a richiedere alla Regione Campania i dati relatii alle singole realtà scolastiche sul territorio cittadino.


In seguito al comunicato con cui l’Unità di Crisi regionale, riunitasi per valutare il crescente aumento dei casi in ogni fascia d’età, si sposta sui Sindaci la possibilità e la responsabilità di adozione di misure restrittive fino a fine febbraio. Le misure verranno adottate in relazione alle singole realtà locali. “In particolare l’Amministrazione comunale ha chiesto di conoscere quanti sono i casi di positività registrati nelle scuole, anche con l’indicazione del periodo in cui è avvenuta la segnalazione, del plesso scolastico e del territorio, per poter risalire all’indice percentuale che detti casi rappresentano rispetto al numero complessivo degli studenti frequentanti i singoli ordini di scuole. Il Comune ha anche chiesto di conoscere quali misure siano in campo per il contact tracing e si propone, nello spirito di massima collaborazione con le autorità competenti, acquisiti i dati, di riunire un tavolo di lavoro e approfondimento”, prosegue la nota. “Sarebbe scelta irresponsabile per una città che ha centinaia di plessi scolastici decidere qualsiasi restrizione sulla base di una ‘percezione di pericolo’ non suffragata da dati scientificamente fondati. Noi vogliamo accompagnare le scuole ad un percorso di continuità in condizioni di sicurezza e serenità. Per questo valuteremo i dati e le azioni messe in campo dalle autorità sanitarie con grande attenzione, auspicando che il tracciamento sia sotto controllo. L’importante è non fare della scuola un capro espiatorio e nel contempo non trascurare nulla”, affermano le assessore comunali all’istruzione e alla salute Annamaria Palmieri e Francesca Menna.

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