I ristoratori di Napoli protestano contro l’ordinanza di De Luca: “Troppo caos, si rischia il fallimento”

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I ristoratori di Napoli non ce la fanno più e questa volta si rischia davvero il fallimento. Una grande rappresentanza, è scesa in strada a protestare dopo l’ordinanza di De Luca che ha lasciato invariata la situazione delle restrizioni in Campania. Alcune decine di commercianti si sono riversati sul lungomare e hanno bloccato il traffico. Sul posto sono arrivati subto Carabinieri e Polizia. Il blocco delle auto è all’altezza della colonna spezzata. Con l’ordinanza di De Luca che lascia la Campania praticamente in zona arancione, saltano anche i tre giorni di apertura per i ristoranti e bar che speravano di ottenere un minimo di ossigeno per le loro attività e avevano già ordinato merci e richiamato il personale.

“Si è creato un caos totale – dichiara Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania – i ristoratori appena stamane avevano saputo dal Governo che la Campania sarebbe tornata ad essere zona gialla, con possibilità dunque di riapertura a pranzo, e invece oggi pomeriggio al Regione si sveglia e ci fa tornare arancioni. E’ una tempistica inaccettabile, che non tiene assolutamente conto delle esigenze e delle modalità commerciali dei ristoratori, dei proprietari dei bar e di tutti coloro che lavorano con il food. Noi di Confesercenti Campania non mettiamo in dubbio e in discussione la gravità della pandemia, la sua pericolosità e le decisioni volte a tutelare la salute pubblica. Né c’è mancanza di rispetto del dato che gli ospedali sono pieni e che effettivamente c’è troppa gente in strada in questi ultimi giorni. La priorità resta la salute, per carità, ma si vuole tenere in debita considerazione, dopo mesi di pandemia e quindi di esperienza tratta sul campo, che bisogna prendere decisioni più chiare e nei tempi che consentano agli esercenti di organizzarsi?“.