POGGIOMARINO – A coinvolgere nelle indagini i commercialisti Giuseppe Salvati e il figlio Nicola, di recente sospeso dalla carica di tesoriere regionale del PD, sono Raffaele Nappi, ritenuto il capo e promotore dell’ organizzazione delle false assunzioni di extracomunitari, che decide di fare dichiarazioni auto ed etero accusatorie, ottenendo gli arresti domiciliari invece della detenzione in carcere, e le intercettazioni tramite trojan.
Per il gip dalle conversazioni intercettate non ci sono dubbi che i due professionisti di Poggiomarino avessero “un coinvolgimento stabile e duraturo” nell’ organizzazione. Nappi ha dichiarato che i due commercialisti emettevano, per conto suo, fatture false ad aziende compiacenti, a fronte di assegni e bonifici, consapevoli della natura fittizia delle transazioni che, a suo dire, servivano a mascherare l’attività di riciclaggio. Lui avrebbe esplicitamente spiegato a padre e figlio che anche le fatture delle vendite erano frutto di operazioni inesistenti. Per il gip la consapevolezza di Nicola Salvati la si evince anche dalle intercettazioni, il particolare da quella del 14 marzo del 2021, quando il commercialista chiede a Nappi conto della tracciabilità delle retribuzioni ai lavoratori e quest’ultimo gli risponde “non c’è l’hai perché non li ho mai pagati”, Salvati risponde “va bene che non li hai mai pagati…”, Nappi “dai conteggi risulta che li ho messi a posto” e il commercialista replica “o fiscale non è penale”. Per il gip “è lampante il coinvolgimento” degli indagati che si addentrano in questioni giuridiche sulla natura dei reati.
gmm