Huawei-gate, i giudici belgi chiedono la revoca dell’immunità parlamentare di Martusciello e altri quattro eurodeputati

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Le autorità belghe hanno richiesto al Parlamento europeo la revoca dell’immunità parlamentare di cinque eurodeputati, tra cui gli italiani Fulvio Martusciello, Giuseppina Princi e Salvatore De Meo, nell’ambito dell’indagine su presunte tangenti pagate da lobbisti legati a Huawei.

Oltre ai tre europarlamentari italiani, la revoca è stata richiesta anche per il maltese Daniel Attard (socialista) e il bulgaro Nikola Minchev (liberale).

La richiesta dei giudici belgi non implica automaticamente il coinvolgimento in illeciti, ma permette agli inquirenti di proseguire le indagini.

Il nome di Martusciello era già emerso – si ricorderà – per il caso della sua assistente, Lucia Simeone, arrestata e poi rilasciata con la revoca del mandato d’arresto europeo.

La novità dell’inchiesta riguarda Giuseppina Princi, ex vicepresidente della Regione Calabria ed eletta europarlamentare nel 2024 con Forza Italia. Princi ha respinto le accuse, sostenendo di non essere stata presente all’incontro oggetto dell’inchiesta e di non aver ancora assunto formalmente il ruolo di europarlamentare al momento dei fatti contestati.

L’indagine della procura belga ipotizza un sistema di finanziamento occulto destinato a influenzare decisioni europee sul 5G e sulle politiche delle telecomunicazioni, con fondi illeciti presumibilmente destinati a esponenti istituzionali per favorire gli interessi di Huawei.