Guerriglia a Napoli, picchiati giornalisti e agenti

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Attimi di panico si sono vissuti nella serata di ieri quando una protesta che era stata definita non violenta, si è trasformata in guerriglia urbana contro chiunque fosse in città per documentare, controllare o semplicemente osservare la manifestazione.

I fatti: alle 23, scattato il ‘coprifuoco’ deciso dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, centinaia di persone hanno sfilato per la città di Napoli in contrapposizione ad ogni dpcm e ordinanza regionale. Molti erano ancora a volto scoperto, sprovvisti di mascherina.

Dalla protesta alla violenza il passo è stato breve: sono stati lanciati contro le forze dell’ordine petardi e fumogeni, poi sono stati incendiati bidoni della spazzatura. Un giornalista di Sky è stato costretto alla fuga col suo operatore per una sassaiola nei suoi confronti ed un lancio di bottiglie, altri giornalisti hanno perso i loro attrezzi del mestieri, che sono stati “requisiti” dalla folla violenta. Un militare è stato circondato e picchiato. Insomma, una notte amara per Napoli. Una notte molto più buia di quanto ci si aspettasse in città e nell’intera Regione.

Ora si attende la reazione del Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che ieri, proprio ieri, chiedeva a tutti di essere umani. Messaggio sicuramente disatteso da alcuni, ieri sera.